” Spesso è necessario riflettete sul perché siamo allegri, ma sappiamo sempre perché siamo tristi ” Anonimo
E’ cosi, siamo alla costante ricerca della felicità ma se ci capita di fare un tuffetto nelle torbide acque della depressione non ci pensiamo due volte.
Credo sia capitato anche a te di trovarti in una conversazione tra amici, qualcuno inizia a elencare tutte le “sfighe” che vive e dice di essere depresso. Tempo cinque minuti e tutto il gruppo è un lacrimaio, ognuno ha la sua bella storia di lacrime e sangue da raccontare e una buona scusa per essere “depresso”.
Già l’uso un pò superficiale che si fa di questa parola “depressione” mi irrita notevolmente, ma poi perché mi chiedo, siamo sempre pronti a esternare e condividere uno stato di tristezza e invece se qualcuno racconta la felicità ci sentiamo quasi in imbarazzo? addirittura si abbassa il tono di voce, come se essere capaci di vivere momenti felici possa causare dei danni, mah!
Io un’idea me la sono fatta. Il punto è sempre uno, la ricerca della felicità. Questo concetto che per essere felici bisogna cercare qualcosa di esterno e sopratutto estraneo a te ti rende triste, non ti fa apprezzare la vita è come se dicessi “non sono capace di essere felice, devo cercarla in qualche luogo e siccome non la trovo deve essere un luogo inaccessibile e forse non sarò mai capace di trovarlo”. Questo non può che renderti triste, non può che farti vivere con amarezza, non può che giustificare le tue “depressioni”.
Ma se invece, nonostante tutto tu decidessi di essere felice, cosa accadrebbe? Se decidessi di essere tu la fonte che genera la felicità?. Ed eccola la domanda che sei già pronto a farmi,” ma se non sò come si fa ad essere felici che faccio?” Che faccia tosta! Se conosci il concetto di tristezza, se sai quali sono le cose che ti creano quegli stati di depressione sai già quale sarà la tua personale ricetta per essere felice. Devi solo prendere il coraggio e tuffarti. Inizia da oggi ad allenarti alla felicità.
Image: ‘Clowny Bru‘