Il derby della Mole si avvicina: Juventus e Torino si sfideranno questo sabato nella stracittadina n° 230.
Ci risiamo, è di nuovo tempo di derby. Mancano pochi giorni, ormai, alla sfida tanto attesa da ambo le parti. Dopo il turno infrasettimanale, che ha lasciato l’amaro in bocca ad entrambe, le squadre possono concentrarsi e preparare al meglio la partita di sabato sera: il derby della Mole. Juventus-Torino è la stracittadina più antica d’Italia. Due squadre che da sempre si trovano agli antipodi. La Juventus, fin dalla nascita, rappresenta la borghesia, mentre il Torino, invece, da sempre più povero, la classe operaia e il proletariato. I bianconeri grazie al legame con la Fiat, gestita dalla famiglia Agnelli, riuscirono, soprattutto nel dopoguerra con il grande flusso migratorio dal meridione verso le fabbriche del nord, ad incrementare il loro numero di tifosi. Avendo trovato lavoro proprio grazie alla Fiat, non potevano che essere grati alla famiglia Agnelli e, quindi, devoti alla Vecchia Signora. Successivamente, i numerosi trofei conquistati in Italia e in Europa non fecero altro che incrementare il numero di supporter juventini, che divennero una moltitudine anche a livello mondiale. Il Toro, al contrario, è andato a rappresentare lo spirito originario piemontese, con l’intento di ergersi a difesa della più pura “torinesità”.
Dopo anni di umiliazioni il Toro è tornato a vincere il derby dopo ben 20 anni ed ora il pronostico non è più così scontato
Questo derby è sempre stato molto sentito da entrambe le tifoserie di Torino, anche se negli ultimi vent’anni, causa soprattutto del Toro, aveva perso parecchio del suo originario appeal. I granata, infatti, dal ’95 fino all’anno scorso, non erano più riusciti a conquistare una vittoria nel derby torinese. Certo, non bisogna dimenticare che, a tale astinenza, hanno contribuito gli anni passati in B dalla squadra granata e l’unico anno tra i cadetti della Juventus (nel 2006 in seguito alla vicenda di Calciopoli), così che le squadre si sono incontrate raramente. Sta di fatto che ormai questo derby era diventato dal pronostico scontato: la Juve vittoriosa e il Toro sconfitto. I bianconeri dal 1995 in avanti non solo non persero più, ma inflissero anche pesanti passivi ai cugini come il 5-0 proprio del 1995, il 4-0 del 2003 e il più recente 3-0 del dicembre 2012. I tifosi granata avevano, di conseguenza, imparato ad accontentarsi e a festeggiare per un pareggio. Lo 0-0 del 2009 con la punizione di Rosina che si stampò sulla traversa e con Buffon, immobile, a guardare la traiettoria, li aveva fatti sentire orgogliosi, oppure, andando a ritroso, troviamo lo storico derby del 3-3 del 14 ottobre 2001 che rimarrà un ricordo indelebile nella mente di tutti gli appassionati di calcio. In quell’occasione il Torino, sotto di tre gol a fine primo tempo, seppe rimontare nella ripresa con Lucarelli, Ferrante e Maspero, con quest’ultimo che ancora oggi resta l’idolo dei tifosi del Toro non solo per il gol, ma grazie a un gesto che non si può definire antisportivo, bensì un capolavoro di furbizia e scaltrezza. Sullo scadere, alla Juve venne concesso un calcio di rigore; lui andò sul punto di battuta e, un po’ con il piede destro e un po’ con il sinistro, scavò una buca. L’ingenuo Salas posizionò la palla esattamente nel piccolo cratere e calciò il rigore in curva sud.
Addirittura i granata festeggiarono per essere tornati a segnare, dopo ben dodici anni, (dal 2002 al 2014) un gol nel derby; una rete magnifica realizzata da Bruno Peres dopo una cavalcata di 80 metri che rimarrà negli annali del calcio.
Dunque, non si può non citare l’ultimo derby. Un derby storico. Un 2-1 per il Toro con le reti di Darmian e Quagliarella che rimontano il gol di Pirlo arrivato grazie al solito meraviglioso calcio di punizione. È la partita che ha segnato una svolta: generazioni di ventenni tifosi granata hanno finalmente potuto assaporare una vittoria, ormai insperata, e i più vecchi si sono, invece, lasciati andare alla commozione. Per quanto riguarda i tifosi bianconeri, quel derby ha fatto rinascere in loro quel sentimento di rivalità che avevano ormai smarrito in seguito alle innumerevoli e tanto facili vittorie sui rivali e che, forse, i più giovani, addirittura, non avevano mai provato.
Una nota dolente però va rimarcata: da quando le due squadre giocano in impianti sportivi differenti, (i granata all’Olimpico e i bianconeri allo Juventus Stadium) è venuta meno quella spettacolarità sugli spalti che invece è ancora tipica degli altri derby dove entrambe le formazioni giocano ancora negli stessi stadi (Milan-Inter, Genoa-Sampdoria, Lazio-Roma). Nonostante ciò, quest’anno più che mai, tale partita merita davvero di essere seguita con molta attenzione. Entrambe hanno voglia di riscatto dopo le delusioni di mercoledì sera e poi un derby con i granata che, in classifica, precedono la Juventus non è un qualcosa che capita spesso e che potrà ripetersi frequentemente. La Juve proverà, quindi, oltre che ad agganciare il Toro in classifica, a tornare a imporre il suo dominio nel derby e vendicarsi, inoltre, per la bruciante sconfitta dell’anno passato. Il Torino, da parte sua, non vorrà certo farsi raggiungere dagli odiati nemici nella partita più sentita dai tifosi granata, ma, soprattutto, lasciar trascorrere altri vent’anni prima di poter di nuovo gioire.
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