Due anni, sei mesi e cinque giorni per tornare a sconfiggere gli eterni rivali giallorossi. L’aquila biancazzura torna a sorvolare sfolgorante il prato dello stadio Olimpico, dopo quell’11 aprile 2009 in cui il derby capitolino si concluse per l’ultima volta con la vittoria (4-2) della Lazio.
Da allora solo successi della Roma (cinque di fila per l’esattezza), troppi per sostenere gli sfotto’ di amici e colleghi di lavoro aficionados dei colori dell’altra sponda del Tevere. Con il pareggio che manca – per completare l’excursus statistico – dal 29 aprile 2007 (0-0).
Da domenica sera a “rosicare” sono i romanisti che hanno perso il derby a 15’’ (15 secondi!!!) dalla fine, grazie all’incursione vincente di Klose al limite dell’area avversaria. Una partita avvincente che i ragazzi di Reja hanno vinto con merito, credendoci fino in fondo e creando a piu’ riprese i presupposti per portare a casa i tre punti. Agevolati, indubbiamente, dal rigore di avvio ripresa procurato dallo sbadato ed ingenuo Kjaer che ha leggermente trattenuto Brocchi, il quale non aspettava altro per cadere.
Penalty che ha consentito di risalire la corrente dopo il bel gol di apertura di Osvaldo. Ai tifosi della Roma non resta che consolarsi con il bilancio complessivo dei derby, che li vede trionfatori in campionato 48 volte (contro le 35 della Lazio e i 54 pareggi).
Più in generale il torneo continua ad esprimere un equilibrio esagerato che determina una graduatoria schiacciata verso il basso, con le “piccole” (Chievo, Siena, Catania, Atalanta) capaci di irretire le avversarie blasonate. Tempo per rimediare dunque per chi è incappato in falsa partenza. Il Milan – con il 3-0 rifilato al Palermo e’ già in scia, nonostante 8 punti siano davvero pochi per una grande dopo 6 giornate di campionato.
Che dire allora dei – vergognosi – 4 racimolati dall’Inter, caduto pure a Catania, cui la cura Ranieri pare andar bene solo in Champions League? Vittorie granitiche a Mosca e poi a Lille, in recupero del primo scivolone turco. Competizione europea in cui anche il Napoli ben figura e puo’ far strada (cosa agevole per il Milan dati gli avversari). I partenopei, anzi, forse sono troppo concentrati su questo versante da scialare eccessivamente in campionato (sconfitta al San Paolo ad opera del Parma).
Ora il calendario propone tre gare in dieci giorni. Per provare a capirci di piu’.
Francesco Rella @Fallo Sapere