Vorresti sedere alla finestra e guardare il mare, le onde dalla schiuma bianca, la spiaggia assolata, il sole.
Dovresti sentire sulla pella il calore salmastro, il fresco della spuma, ma c’è un tiepido vento dalla collina e se non stai attenta ti trasporta: allora andrai oltre te stessa, troppo lontano per poi saperti ritrovare.
Non lo diresti mai, neppure vorresti pensarlo, ma forte gocciola dalla tua pelle il mare.
Dovrebbero le tue orecchie sentire una voce soltanto, quella voce, ma c’è un vento che scende forte dalla collina e ti traporta: di andare oltre te stessa hai troppa paura, ormai; non ti ritroveresti più, saresti altro.
Vorresti sentire parole d’amore e camminare abbracciata ad un altro che non è quello, passeggiare stretta ad un fianco che non è lo stesso.
Non lo diresti mai, neppure vorresti pensarlo, ma forte gocciola sulla tua pelle l’ estate.
Ho bisogno di un amante
Ho bisogno d’un amante che,
ogni qual volta si levi,
produca finimondi di fuoco
da ogni parte del mondo!
Voglio un cuore come inferno
che soffochi il fuoco dell’inferno
sconvolga duecento mari
e non rifugga dall’onde!
Un Amante che avvolga i cieli
come lini attorno alla mano
e appenda, come lampadario,
il Cero dell’Eternità,entri in
lotta come un leone,
valente come Leviathan,
non lasci nulla che se stesso,
e con se stesso anche combatta,
e, strappati con la sua luce
i settecento veli del cuore,
dal suo trono eccelso scenda
il grido di richiamo sul mondo;
e, quando, dal settimo mare si volgerà
ai monti Qàf misteriosi da
quell’oceano lontano spanda
perle in seno alla polvere!
Mevlana Jalaluddin Rumi
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