Magazine Psicologia

Desiderio di vincere sempre o fragilità emotiva?

Da Ileniatiozzo

Gent.ma Dott.ssa,

mi chiamo Angela, ho 31 anni e sto vivendo un periodo di forte confusione mentale da circa un paio di mesi e tutto ciò mi terrorizza. In questo momento scrivere è la mia unica valvola di sfogo. In fondo è una delle poche cose che mi è sempre piaciuto fare sin da ragazzina: non parlavo con nessuno, solo con me stessa attraverso un foglio bianco. Mi faceva sentire bene e riuscivo a tirare fuori tutto. Pochi minuti di lacrime e parole e tutto passava. Ritornavo ad essere la ragazzina allegra e sorridente che gli altri dovevano vedere perché le mie sofferenze appartenevano soltanto a me e dovevo risolverle da sola. Nessuno poteva entrare, la gente intorno a me doveva vedermi allegra così non avrebbe potuto aggredirmi. E questa è stata la mia forza per anni e continua ad esserlo. Mi fermo, rifletto e parto. Ho sempre deciso da sola per me pagandone anche le conseguenze ma adesso devo fermarmi un attimo e capire dove sto andando perché non ho una meta. Mi sembra di sbandare,! ondeggiare verso attimi fugaci di felicità per poi ricadere di nuovo nel dubbio e nell’incertezza. Ma cerchiamo di partire un attimo dall’inizio e di capire quello che veramente mi dà il tormento: gli uomini sbagliati. Le sembrerà un’affermazione retorica ma le posso garantire che gli uomini hanno sempre avuto un posto secondario (per non dire “accessorio”) nella mia vita. Ho sempre conquistato tutti gli uomini che volevo, come se fossero un capriccio del momento, abbandonandoli poi lungo il percorso per mancanza di reale interesse o per noia. Sono io la cacciatrice e colei che fa credere all’altro che mi stia corteggiando e conquistando. Lo ottengo e poi lo mollo. Per vent’anni è stato così tralasciando un paio di eccezioni: il mio primo amore adolescenziale e l’amore tormentato in età un po’ più adulta. Del primo mi sono innamorata dei suoi occhi, ricordo solo quelli. Avevo 14 anni, era il primo giorno di liceo ed arrivai in ritardo mostruoso quando! ormai i banchi erano quasi stati tutti occupati. C’erano solo due posti liberi: uno era accanto ad una ragazza (ma non c’era la sedia) e l’altro vicino ad un ragazzo con un enorme paio di occhi blu meravigliosi. Non riuscii a sedermi accanto a lui, ero terribilmente imbarazzata dai suoi occhi. Credo di essermi innamorata di lui proprio in quel momento. Ci siamo fidanzati l’anno successivo quasi per gioco, come si usava fare a quell’età, un amore puro e incosciente durato 4 travagliatissimi anni e finito miseramente con la maturità. Dopo circa 10 anni arriva il secondo “blocco al cuore”. Lavoravo in un cocktail bar per racimolare un po’ di soldini. Era il mio secondo giorno di lavoro quando, oltrepassando la porta del locale, vedo un ragazzo dietro al bancone e il cuore mi si blocca ancora. Una storia assurda vissuta sul filo del rasoio, fatta di mordi e fuggi, di fughe all’ultimo minuto e di forte passione. Due teste calde che s’incontrano non andranno l! ontano insieme, e così è stato. E poi è arrivato Michele. Un uomo meraviglioso che mi ama come non sono mai stata amata davvero e il cui amore non riesco a ricambiare completamente. Anche lui vittima di un mio capriccio. Però lui si ferma e vuole iniziare un percorso con me. Con me?? Perché? Io non sono capace di pensare per due, ho sempre badato da sola a me stessa, non ho bisogno delle sue premure. Ma lui ha avuto pazienza e mi ha educato all’amore. Un anno di buoni propositi e poi ho iniziato a scalpitare e a guardarmi intorno. Arrivano i miei primi tradimenti sessuali mascherati magistralmente dalla mia faccia angelica che proseguono poi per i successivi 4 anni di fidanzamento. Meri tradimenti sessuali dovuti ad una mancanza fisica da parte sua o mia incapacità di amare? Ad oggi brancolo ancora nel buio. Eppure Michele è una persona meravigliosa e non merita le mie vili menzogne, mi ricopre di attenzioni e sta costruendo un futuro con quella che lui crede essere ! la donna della sua vita. Ma lui è l’uomo della mia vita? Apparentemente sembrerebbe di si, eppure qualcosa manca. E mentre penso continuo a stare con lui e a tradirlo finchè all’improvviso arriva un altro paio di occhi azzurri che mi sconvolge tutti i piani. Ci guardiamo e boh, è un attimo. Lo conosco quest’estate e mi perdo nei suoi occhi come una ragazzina. Iniziano i primi messaggi e le prime conversazioni tra due giovani innamorati senza che l’elemento fisico si fosse mai insinuato tra di noi. Si parla di amore, di colpo di fulmine. Lui meraviglioso, alto, bello e con due occhi che mi facevano dimenticare il resto del mondo. Per mesi iniziamo a sentirci tutti i giorni e a parlare di noi e del desiderio di amarsi e stare insieme senza che mai fosse accaduto nulla tra di noi. La lontananza geografica che ci separava era enorme: io all’estero per lavoro e lui in italia con un figlio piccolo. Ci conosciamo a giugno ed io ritorno ad ottobre in italia una volta ter! minato il mio lavoro all’estero. In questi mesi il desiderio di vedersi non è mai cessato, così a novembre vado da lui. Due giorni meravigliosi in cui facciamo l’amore in un modo che non avevo mai fatto prima ed io che lo circondo di parole romantiche e desideri per il futuro. Ma qualcosa accade in lui e tutto cambia. Finisce l’idillio che avevamo cullato per mesi ed io torno nella mia città a più di 600 km da lui. Adesso dentro di me ho molta rabbia e vorrei scaraventargliela addosso come un macigno con tutta la forza che ho. Intanto Michele è sempre là, ignaro di tutto e speranzoso verso il suo futuro con me.Possibile che Michele con tutte le sue attenzioni mi abbia reso una donna fragile? La mia è stata una ribellione verso di lui per credere che potevo ancora farcela senza pensare che nonostante tutto c’era lui a tendermi una mano? Che cos’è questo bisogno di amore che ho? Perché cercarlo altrove e d! esiderarlo tanto se ce l’ho già lì? Che cosa c’è che non va? Ho troppe domande nella testa e ho bisogno di risposte. Questa volta da sola non ce la faccio.

La ringrazio per l’attenzione,
Angela

RISPOSTA:

Ciao Angela, una risposta te la sei data da sola “La mia è stata una ribellione verso di lui per credere che potevo ancora farcela senza pensare che nonostante tutto c’era lui a tendermi una mano”. E’ un dato di fatto che le relazioni non si stabiliscono solo sulla base dell’amore e del trasporto fisico a volte le persone stanno assieme semplicemente per interessi comuni, per bisogno, per compagnia, per divertimento e per altri motivi. Nella vita noi stessi ci comportiamo in modi diversi con persone diverse in momenti diversi e quasi mai abbiamo visioni oggettive della realtà. Nel tuo amante può essere che tu ti sia costruita un personaggio che non esiste, una via di fuga, o come dici tu una ribellione. Nei confronti di Michele mi sembra che tu non abbia sensi di colpa dal momento che lo ritieni in parte responsabile dei tuoi tradimenti (poche attenzioni sessuali).

“Che diamine sto cercando? Che cosa voglio io davvero?”. Perchè ti poni questa domanda? Io credo che la vita vada vissuta giorno per giorno con quello che accade, non si possono controllare nè gli eventi, nè le persone, e se in passato sei sempre stata una cacciatrice, è anche vero che ti sei accorta tu stessa che non sempre funziona così.

“Michele con tutte le sue attenzioni mi abbia reso una donna fragile”. Così ti senti in questo momento, ma sei anche una persona riflessiva, che ricerca forti emozioni, e questo è sinonimo di intelligenza, vitalità e può essere che una sola persona oggi non basti per appagare questo tuo desiderio, può anche essere che non ci sia o che un giorno il tuo punto di vista cambi nel senso che possono succedere eventi che richiedano un indirizzamento diverso delle tue energie, non più verso te stessa, ad esempio verso un figlio.

“Che cos’è questo bisogno di amore che ho? Perché cercarlo altrove e desiderarlo tanto se ce l’ho già lì? Che cosa c’è che non va?” Il non accontentarsi mai di quello che si ha fa parte anche della manipolazione mediatica che subiamo quotidianamente, solo con la maturità e l’esperienza forse ci rendiamo conto di quello che vogliamo, ma non è detto che esista e che lo incontriamo. Devi essere tu a decidere se vuoi impegnarti con Michele, che poi cosa significa per te impegnarti? Nulla è per sempre, neppure il matrimonio lo è.

La risposta alle tue domande sta nelle domande stesse.

Ilenia


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