Elena Salmistraro designer.
I suoi oggetti hanno toni delicati e leggerezza, si avvicinano molto al mondo organico, sinuoso, ma talvolta anche spigoloso, dell'ecosistema naturale. Il suo bellissimo esperimento consiste quasi in una sfida: quello di avvicinare il mondo artigianale con quello industriale.I suoi oggetti hanno toni delicati e leggerezza, si avvicinano molto al mondo organico, sinuoso, ma talvolta anche spigoloso, dell'ecosistema naturale. Il suo bellissimo esperimento consiste quasi in una sfida: quello di avvicinare il mondo artigianale con quello industriale.
Nella sua ultima collezione (“Esposizioni per sognatori”) le due sedute realizzate in legno e tondino metallico e le caraffe in ceramica colorata hanno in comune i numeri. Difatti ogni oggetto è stato creato giocando su una logica numerico-matematica molto astratta, e solo veri sognatori possono cogliere qui l’inflessibile regolarità delle operazioni numeriche che assumono sembianze immaginose e romantiche. L’esperimento della giovane designer si avvicina anche al tentativo di costruire un dialogo tra il mondo matematico-razionale e quello del design più artistico, ponendo attenzione agli elementi creativi (come le grandi viti usate nelle sedute), i dettagli e la scelta accurata dei colori, non dimenticando mai la funzionalità degli stessi oggetti. Così facendo i suoi lavoro possono essere ammirati da coloro i quali amano i materiali naturali, i colori tenui, e gli oggetti d’atmosfera, difficilmente da catalogare solo nel design e nell’arte.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
Entrando nel dettaglio dei suoi prodotti, consideriamo la sua seduta a sedici gambe, chiamata 4²(4alla2). Il richiamo onirico è delicato, e si ricollega alle sedute usate nelle scuole materne. La linea è semplice e diretta. Il numero 16 è legato alle 4 gambe usualmente presenti, elevate al quadrato.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
Lo schienale in tubo metallico si unisce con la seduta puramente in legno finlandese, su cui escono 4 viti a vista circolari. Le forme sono contemporanee, la linea è geometrica, con poche curve, ma essenziali.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
La sedia “Primitive number #3” si differenzia dall’altra a partire dalla seduta: ci sono tre nastri di legno utilizzati (un pannello di multistrato di frassino e faggio), che hanno una duplice funzione, di sostegno e di sedile, curvati ad alta frequenza e tagliati limitando al minimo gli sprechi.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
Il suo nome scaturisce da un gioco di sottrazione: 4, le gambe usualmente presenti in una seduta, 1 (numero dei pannelli di legno utilizzati) è l’elemento neutro, 4-1=3, e 3 è appunto il risultato (numero dei nastri di legno utilizzati) un numero primo considerato il numero perfetto. Lo schienale ricalca quello della seduta precedente, prendendo spunto da due bandiere specchiate, è fatto in tubolare metallico cavo, ha la funzione di legante tra i tre nastri di legno per mezzo di 12 viti a vista colorate.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
Passiamo adesso al progetto delle caraffe, chiamato “Experimental sequence_carafes”, una sequenza di caraffe in ceramica colorata ad ingobbio e cristallinate. Le caraffe, tutte differenti, sono concepite come test di colore, quindi sono numerate e ad ognuna di esse è associato un nome/colore, ad esempio, colore01, colore02, colore03 etc etc. La loro caratteristica è che hanno, intenzionalmente, delle imperfezioni. Le colorazioni sono sempre differenti e realizzate a mano, così che l’oggetto sia un pezzo unico e irripetibile, identificabile dalla numerazione. Il tutto è da legare al tentativo da parte della giovane designer di creare oggetti a metà strada tra un lavoro d’arte e un prodotto in serie, così che risalti il fascino dell’atto progettuale e creativo dello stesso prodotto di design. Ponendo l’attenzione sull’impugnatura, notiamo le viti, messi lì come se avvitassero la stessa impugnatura al resto del corpo della caraffa. Infine è stata interamente ricoperta da corda lasciata al naturale, sia per migliorarne l’impugnatura altrimenti scivolosa e sia per conferire al prodotto finale, tramite il dettaglio, un aspetto più suggestivo e poetico.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
I progetti qui descritti sono stati prodotti nel Gennaio 2013, e sono stati esposti al Salone del mobile.
Elena Salmistraro, designer. Equazioni per sognatori.
La giovane designer vive a Milano dove lavora, e dove continua a sperimentare le sue idee che si avvicinano al mondo organico, così da donare al mondo del design oggetti dalle forme e volumi che risentono della vicinanza tra il mondo artigianale a quello del design industriale.
Link di riferimento: www.elenasalmistraro.com
Mariangela Grippa
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