DesignWeek2013 || Morto un salone se ne fa un altro

Mole infinita di prodotti eco-concettuali ben nascosti dietro la potente massa di eventi che, come ogni anno, ha regalato a noi “milanesi” annoiati una città viva, gioiosa e decisamente rinata. Molte le polemiche e gli hashtag che hanno incorniciato questo Fuorisalone 2013 che alla minaccia #ihatedesign rispondeva #designpeoplelovetoparty, si perchè i re e le regine della notte hanno potuto odiare la sveglia delle 7.00 del mattino per 5 giorni di fila e se le occhiaie davanti al computer sono state le nostre migliori amiche per un po’ lo dobbiamo a quei santi geni che hanno portato nomi della scena internazionale per sorprendere ed emozionare. “Bella musica” è infatti il messaggio che è stato diffuso come un vangelo e noi, come credenti Apostoli, abbiamo ascoltato la parola di Esterni che quest’anno ha regalato un Teatro Parenti davvero ON FIRE! Come gli altri anni, ci siamo persi alla ricerca di quelle perle nascoste negli abbissi di una Milano che è diventata anche piacevolamente azzurra durante il week end e abbandonata la macchina (forse regola numero uno del salone) ci siamo fatti trasportare dalla fidata bicicletta alla RIscoperta della “city”. Macinando asfalto e pavet abbiamo attraversato tutti i quartieri della capitale meneghina. Da Tortona a Lambrate, passando per lo Spazio Rossana Orlandi, fino a raggiungere gli amici Gnam Box alla Frabbrica del Vapore, sono stati chilometri favolosi di una città che vorremmo sempre così. Ogni volta che finisce la design week ci si sente sempre un po’ svuotati, molto stanchi, bisognosi di ore di sonno e di acqua naturale eppure questo senso di spossatezza è la conseguenza perfetta di una settimana piena di energia… se ora non ne abbiamo è perchè l’ abbiamo investita in una giusta causa!

Ventura Lambrate – la nuova area dedicata al Design che ormai da un paio d’anni regala location meravigliose e per noi grande ispirazione.