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Destino Fatale di Arianna Vitti

Creato il 28 aprile 2014 da Evelynstorm

Ciao, passate bene le feste? A proposito, scusate se non vi ho fatto gli auguri. Buona Pasqua a tutti, anche se in ritardo.
Oggi voglio pubblicizzare “Destino Fatale” di Arianna Vitti.
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Titolo: Destino Fatale
Autrice: Arianna Vitti
Trama: Sentimenti cosi forti da renderti schiava di passioni che ti travolgono l’anima, come un uragano che travolge tutto ciò che incontra. Sofia una ragazza apparentemente tranquilla si ritrova a vivere una storia d’amore appena nata con Filippo, da questa storia imparerà solo che l’amore è una delusione e che lui non ha mai amato davvero. Il viaggio a Parigi, la città magica che lei ha sempre sognato, la spingerà oltre i suoi limiti, lavorerà presso una nota rivista Parigina e le sembrerà di aver ritrovato la serenità, quando il destino le farà incontrare l’uomo che sconvolgerà per sempre il suo mondo, quello sguardo le toccherà il cuore e quel sentimento che proverà le sfiorerà l’anima, perché due anime se si appartengono non sono destinate a restare lontane, perché quando ti innamori davvero quello che senti non cambierà mai. Ci si può innamorare solo una volta nella vita, ed è quello l’amore che dura per sempre.
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Notizie sull’autrice: Mi chiamo Arianna Vitti, ho 20 anni, ma in questo caso l’età per scrivere non conta… coltivo fin da sempre questa passione, ma solo ora riesco a darne pienamente sfogo. Tutti pensano che scrivere sia facile. Nessuno ti vede, nessuno ti sente, se sei fortunato, qualcuno un giorno ti leggerà.. e così China sulla mia scrivania, la penna nella mano destra, mi perdo nella possibilità del foglio bianco che ho davanti. . Tutto è cominciato per colpa di certi libri, e di certi loro scrittori. Leggevo, mi appassionavo e mi chiedevo come avessero fatto, questi, lontani nel tempo a spiegare meglio di me cosa provavo, ciò che sentivo. Allora pensai che scrivere dovesse essere una cosa meravigliosa, allora cominciai a proiettarmi dentro questi fogli e ad usare una penna per dire quello che sono. So di essere una dilettante alle prime armi, ma Scrivendo mi sento liberà, è come se potessi respirare stando sott’acqua. Scrivo perché dentro di me c’è una porta, e quando non scrivo penso e viaggio con la mente.



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