Destiny Beta – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 21/07/2014

PS3 - PS4 - Xbox 360 - Xbox One Livello di Attesa
8.86
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Genere: Azione, Sparatutto

Sviluppatore: Bungie

Produttore: Activision Blizzard

Distributore: Activision Blizzard

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 09/09/2014

PS3PS4X360XONE

EUR 64,04EUR 59,39EUR 64,04EUR 59,39

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Sapevamo che a distanza di un mese dall’ultimo articolo su Destiny saremo tornati a parlarne, grazie alla seconda fase di test del gioco programmata per questi giorni, disponibile sulle piattaforme PlayStation e dal 23 anche su quelle Xbox. Non sapevamo però quali contenuti sarebbero stati proposti in questa Beta, che si presenta ai giocatori con quattro livelli della Storia, una missione cooperativa e quattro mappe nell’unica modalità multigiocatore disponibile, Controllo, la stessa presente nell’alpha.

NUOVA PROVA, NUOVI INDIZI

Quelle inserite nel codice sono le prime fasi di gioco precedute da un breve filmato introduttivo in cui viene illustrato l’atterraggio dell’uomo su Marte. La capsula atterra e tre astronauti mettono piede sul pianeta rosso, ignari che di lì a pochi passi più avanti avrebbero scoperto qualcosa di ancora più importante, che avrebbe cambiato per sempre le sorti dell’intera umanità: il Viaggiatore. Quell’enorme sfera bianca  diede inizio a un’epoca chiamata Età dell’oro in cui il genere umano si espanse fino a raggiungere i pianeti vicini: la Luna, Mercurio, Venere e Marte. A questo incredibile periodo di prosperità che durò dei secoli ne seguì uno ben più lungo di rovina a causa dell’Oscurità, una forza malvagia in cerca del Viaggiatore da eoni. Tutte le città caddero in rovina e i pochi superstiti rimasti in vita devono tutto al Viaggiatore che rimase sospeso sopra la Terra. Sotto di esso fu costruita la Città, l’ultimo baluardo rimasto e con essa nacquero i Guardiani.

Questo l’incipit, seguito dalle fasi iniziali del gioco introdotte da un filmato che vede lo Spettro perlustrare i rottami di macchine abbandonate sulla strada in cerca di un superstite. Trova noi, riportandoci in vita. Di lì parte la nostra prima missione che è quella di entrare in un edificio e cercare una navicella con cui fuggire e dirigerci alla Torre. Le restanti missioni scorrono in modo lineare senza spunti importanti portandoci ad affrontare prima uno dei Capitani dei Caduti (una delle razze aliene del gioco), poi a svelare una intelligenza artificiale di nome Rasputin creata per difendere la Terra, e infine scoprire che gli Spettri sono stati creati dal Viaggiatore, prima di posarsi sulla Terra, per trovare e riportare in vita i Guardiani per sconfiggere le armate nemiche. Gli eventi legati alla Storia non sono che un antipasto ovviamente e anche se non regalano nessun momento importante presentano bene quelli che sono i temi principali, classici per il genere sci-fi: la resistenza alle armate nemiche, il compito dei Guardiani, il mistero che avvolge il Viaggiatore. Poche e corte le scene d’intermezzo presenti nelle missioni principali così come i dialoghi su cui però possiamo spendere qualche parola in merito al doppiaggio, già in italiano. Da tempo si sapeva che la voce inglese dello Spettro era quella di Peter Dinklage, l’attore che interpreta Tyrion Lannister nella serie Il Trono di Spade, stessa scelta è stata fatta per la voce italiana, interpretata dal doppiatore della serie TV. Un doppiaggio buono che fa pensare a scelte ben ponderate anche in questo ambito, in linea con l’importanza della produzione.

Queste le novità maggiori in termini di contenuti visto che Bungie ha purtroppo scelto di proporre la stessa missione Assalto rilasciata nell’alpha, la Tana del Diavolo, ovvero quelle missioni che si dovranno affrontare in cooperativa con altri due compagni o utenti casuali. Fu quella che maggiormente ci impressionò un mese fa, con una progressione a tre fasi che prevede lo spegnimento di un generatore di scudi resistendo all’attacco di orde nemiche, poi due battaglie contro enormi boss, diverse, sufficientemente impegnative e divertenti. La modalità Esplorazione invece permette di scendere sull’Antica Russia, in questo caso, e perlustrare gli ambienti di gioco liberamente scegliendo di fare o meno delle missioni secondarie che si raccolgono da dei dispositivi radio che emanano una luce verde intermittente, accumulando nuova esperienza ed eventualmente nuovi pezzi di armatura e armi. La beta ci ha permesso di addentrarci un po’ più in profondità nel sistema di crescita delle classi, che ricordiamo essere tre: Titano, Cacciatore e Stregone. Le ricompense delle missioni ci hanno permesso di equipaggiarci con parti di armatura non comuni che a loro volta, accumulando esperienza, vengono potenziate, estendendo le loro funzionalità con alcuni bonus che vanno dal fornire munizioni extra piuttosto che tempi di ricarica ridotti per il colpo speciale o delle granate, al potenziare l’attacco dell’arma. L’equipaggiamento quindi oltre a garantire un aumento nei parametri di difesa o attacco espresso da un valore numerico, può essere a sua volta potenziato. Da questa prova però arrivano dei dubbi circa l’esperienza di gioco con le tre classi che a giudicare – in maniera del tutto empirica ci teniamo a sottolinearlo – dall’albero delle abilità appare piuttosto simile. Anche la mossa speciale del Titano e dello Stregone sembrano troppo simili differenziandosi solo per la distanza e la portata del colpo. È una sensazione assolutamente approssimativa sia chiaro, dato che non abbiamo ancora il quadro completo. Ogni classe infatti ha due alberi delle abilità, due sottoclassi, ma solo una era consultabile poiché l’altra si sblocca dal livello 15. Un nodo che scioglieremo solo in sede di recensione.

Un’altra perplessità riguarda l’estensione delle mappe: l’unica esplorabile, l’Antica Russia sulla Terra, non è poi così grande come sembra, una sensazione che diventa qualcosa di più nel momento in cui abbiamo portato a termine le missioni della Storia e fatta qualcuna secondaria in modalità Esplorazione. Insomma in un paio di ore di gioco ci siamo trovati a passare attraverso le stesse strutture più e più volte, il che getta qualche ombra sulla ripetitività e l’effettiva estensione delle mappe. Infine abbiamo partecipato a qualche evento pubblico che aveva come obiettivi l’eliminazione dei nemici che scendevano giù dalle navi in più fasi o la difesa di un avamposto. Niente che ancora ci consegni l’effettiva portata di questi eventi, che sappiamo essere molto più importanti e che metteranno di fronte a boss imponenti, ma questo forse solo nelle fasi avanzate di gioco. Infatti come per l’alpha anche questa beta fissava il level cap massimo a 8, facendoci rosicare quando raccoglievamo equipaggiamento di livello superiore che non potevamo utilizzare. Arrivati al livello 6 con il personaggio si sblocca anche la modalità multigiocatore competitivo, il Crogiolo, con la sola modalità Controllo, anche qui, la stessa presente nell’alpha. In questa modalità si confrontano due squadre da sei componenti ciascuna per il predominio di tre zone di controllo da neutralizzare e conquistare. Una modalità tipica degli sparatutto, divertente quanto basta, su cui non spendiamo altre parole. Ci soffermiamo piuttosto su quelle che sono le problematiche attuali del netcode, al momento non stabilissimo. Diverse disconnessioni dalle partite e situazioni di lag a tratti frustranti sono campanelli di allarme, ma in fase di beta è pur normale che questa accada. Inoltre critichiamo la scelta di selezionare in modo casuale la mappa di gioco, su quattro mappe capitava fin troppo spesso di giocarne solo due. Infine anche il matchmaking non ha convinto pienamente: cerca di raggruppare utenti dello stesso livello, ma in modo poco veloce e non perfetto, pescando giocatori oltreoceano che avevano indubbi vantaggi in termini di connessione. Diversamente, si comporta perfettamente negli Eventi pubblici, senza compromettere la fluidità dell’azione. Sul comparto grafico ritorniamo per sottolineare alcuni miglioramenti rispetto al codice precedente che consegnano un quadro sempre pulito con una texturizzazione migliore degli ambienti, confermando purtroppo la scarsissima interazione ambientale. Nonostante non sia una cima in questo aspetto, il gioco riesce comunque a incantare grazie a un lavoro artistico non indifferente.

IN CONCLUSIONE
Il secondo appuntamento organizzato da Bungie ci ha dato modo di rimettere le mani su Destiny, purtroppo con contenuti poco diversi rispetto alla prova di 30 giorni fa. Siamo all’ultimo giro di boa e le aspettative sono ancora alte: la Storia seppur non ha spunti di partenza originali affascina per l’universo di gioco e per il mistero che avvolge il Viaggiatore, con l’unico punto interrogativo relativo alla sua effettiva portata in termini di sceneggiatura e sul suo innesto in un contesto di gioco così aperto che potrebbe avere delle ripercussioni sul suo ritmo. In termini contenutistici il gioco offre ottime garanzie con quattro pianeti da esplorare e centinaia di oggetti da raccogliere e potenziare, sempre alla ricerca del bottino più prestigioso. Qualche ombra aleggia intorno all’estensione delle mappe e alla differenziazione tra le classi, ma sono sensazioni negative che abbiamo captato in maniera preliminare. Lacunoso in alcuni punti il netcode nel multigiocatore competitivo ma siamo in una fase beta ed è giusto attribuirgli poca importanza seppur rappresenti un campanello d’allarme. In definitiva da questa seconda prova ne usciamo con il divertimento dell’azione di gioco che in coop dà il massimo e con una prima infarinatura sulla trama, a cui si affiancano però alcune perplessità che troveranno una risposta solo quando avremo il gioco completo tra le mani.

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