Determinazione e dialogo in una Libia senza controllo

Creato il 17 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Determinazione e dialogo rappresentano l’ultima spiaggia per una Libia senza più controllo.

Il Congresso Generale Nazionale di Omar al Hassi (GNC) con sede a Tripoli e il Consiglio della Shura Mujahadeen di Derna (MSCD), hanno condannato i raid egiziani su Derna. L’attacco alla città, roccaforte dei seguaci del Califfato, è stato definito “un grave affronto alla sovranità libica“. Entrambi hanno promesso una risposta dura contro l’Egitto.

Il MSCD ha definito la situazione di Derna “tragica” , sostenendo che gli attacchi aerei hanno colpito quartieri residenziali, uccidendo donne e bambini innocenti. Accanto alla promessa di garantire la sicurezza degli egiziani che vivono a Derna, il MSCD ha anche minacciato il presidente egiziano Abdel Fattah AlSisi definendolo un “criminale di guerra“, ritenendo che il sangue dei civili di Derna non è da sottovalutare e a ciò seguirà una risposta dura.

Attraverso un comunicato, hanno inoltre condannato fermamente le 21 decapitazioni di copti egiziani a Sirte, esprimendo le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime. “E’ fondamentale che i libici stiano uniti in tempi come questi “, ha affermato il GNC, “tali atti terroristici non hanno nulla a che fare con l’Islam “.

Il Governo egiziano non ha consultato il GNC prima di dar via ai raid e perciò il Consiglio ha ribadito il proprio dovere di combattere il terrorismo sotto la legittimità dello Stato ed il rispetto della sovranità libica affermando che “il GNC ha formato un cordoglio militare per proteggere Sirte. Siamo pronti a colpire coloro che minano la stabilità di Sirte con pugno di ferro “.

Il portavoce del Comando generale dell’Egitto ha smentito affermando che gli aerei avevano come preciso obiettivo i depositi di armi e i campi di addestramento in Libia.

Il Governo libico di Tobruk, internazionalmente riconosciuto, in contrapposizione al GNC, ha annunciato di essere intenzionato anch’egli a dar via ad attacchi aerei verso Derna e al contrario del GNC chiede tempetivamente un sostegno militare dall’estero per la dura lotta che si aprirà da questo momento in poi.

Bernardino Leòn, inviato speciale ONU per la Libia, ha affermato che con determinazione e perseveranza , la Libia ha ancora la possibilità di sconfiggere guerra e terrorismo e riprendere la situazione in mano“. Il lavoro più importante da fare sarà quello di portare tutte le parti insieme per un dialogo e sopratutto un fronte unico.

In seguito ai vertici tenutasi a Ginevra, i partecipanti si sono mostrati unanimi nella volontà di un paese unito e per una soluzione politica il più presto possibile al fine di porre termine allo spargimento di sangue ed alla sofferenza. Leòn ha affermato che l’ultima strage dovrà essere “un’opportunità per concordare misure di sicurezza comuni e mettere fine ai combattimenti, garantire il ritiro di gruppi armati dalle città per permettere allo Stato di prendere il controllo di zone di vitale importanza“.

Un ulteriore approfondimento sulla condizione libica è reperibile in un precedente articolo.

Tags:caos,dialogo,egitto,governi,isis,Libia,soluzioni,unita

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