I contributi che si possono portare in detrazione sono quelli versati ai fini previdenziali ed assistenziali con il bollettino postale o con modello F24 (obbligatori per legge).
Quanto è possibile scaricare a titolo di contributi per colf e badanti
Il Legislatore fiscale definisce un limite di deducibilità attualmente fisso a 1.549, 37 euro per anno. Gli importi eccedenti non potranno essere dedotti e quindi non si potranno indicare in dichiarazione perchè non rileveranno.
Rigo E23 – Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari: indicare i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli ad- detti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane), per la parte a carico del datore di lavoro. L’importo massimo deducibile come precedentemente detto è di 1.549,37 euro.
Indicazione nel modello Unico
Si potrà indicare il costo sostenute sempre nei limiti visti sopra all’interno del quadro RE, dove sono indicati anche molti altri oneri deducibili che potete approfondire per capire quale potrebbe essere il risparmio d’imposta nella denuncia dei redditi e che, se compilate nel modello unico, dovete tenere distinti dai costi che sostenete per la vostra attività professionale.
Indicazione nel modello 730 e nel modello unico
Si potrà indicare la spesa sostenuta per colf e badanti, baby sitter sempre con il limite di deduciblità visto sopra nel quadro RP dove si possono indicare anche tutti le altre spese detraibili.
I contributi andranno indicati nel Rigo E23 – Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari: indicare i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli ad- detti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane), per la parte a carico del datore di lavoro. L’importo massimo deducibile è di 1.549,37 euro.
Credito di imposta per l’incremento dell’occupazione
Nella SEZIONE V invece indicherete l’eventuale credito d’imposta per l’incremento dell’occupazione che andrà nel rigo G7: indicare l’importo residuo relativo al credito d’imposta istituito dall’articolo 1, commi da 539 a 547, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 a favore dei datori di lavoro che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2008, hanno incrementato il numero di lavoratori dipendenti (ad esempio colf e badanti) con contratto di lavoro a tempo indeterminato, nelle aree svantaggiate delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.
Colf e Redditometro
Vi ricordo inoltre che queste spese, come le altre indicate nel modello della dichiarazione, sono parametri per ricostruire il vostro reddito imponibile minimo accertabile con il nuovo redditometro in quanto dalla quantificazione dei contributi indicati sarà possibile risalire all’effettiva spesa sostenuta nel corso dell’anno dal contribuente che assume una colf determinando pertanto un reddito minimo che il contribuente deve avere.
Il riferimento normativo è quello contenuto nel testo unico delle imposte sui redditi che permette di scaricare il costo sostenuto.
Guida alla compilazione del 730
Guida alla compilazione del modello Unico
Elenco spese da dedurre in dichiarazione
Modello 730 modificabile