A pochi giorni dalle elezioni politiche, anche il comparto dell’edilizia cerca di far sentire la propria voce ai candidati premier, alla luce dei dati poco confortanti sullo stato del settore.
Dopo la Giornata della Collera che si è svolta nei giorni scorsi a Milano (guarda il video) e i dati Istat che registrano un calo del 14% della produzione, ora l’Ance cerca di riportare in primo piano la forte crisi del settore delle costruzioni e propone ai candidati incontrati in questi giorni, Berlusconi, Monti e domani Bersani, un patto per l’edilizia che prevede lo sblocco dei pagamenti, il piano città, investimenti su scuole e infrastrutture e l’accesso alla casa.
Nell’incontro che si è svolto ieri l’ex premier Mario Monti ha proposto per il rilancio dell’edilizia la proroga dei bonus fiscali del 50% e del 55% fino al 2015, la possibilità di eliminare l’imposta Imu sugli immobili inveduti delle imprese e lo sblocco di 12 miliardi di euro nella prossima riunione del Cipe in programma entro la fine del suo mandato di governo.
Monti ha inoltre ricordato gli interventi messi in campo negli scorsi mesi dal suo governo tecnico, l’aumento delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia (dal 36% al 50%), il Piano Città, i project bond e lo sblocco di opere per 37 miliardi di euro.
Alle richieste avanzate dagli imprenditori, il Senatore Monti ha ipotizzato un pagamento immediato dei primi 30 miliardi di debiti arretrati della PA, una valutazione con i Comuni per affrontare il problema dell’Imu sulle abitazioni non vendute e un impegno per una modifica del patto di stabilità più favorevole agli investimenti a livello europeo.
Il presidente Monti ha inoltre ascoltato una serie di domande provenienti dagli imprenditori in sala su temi strategici quali l’aumento della concorrenza negli appalti pubblici, il credito alle imprese e la fiscalità.