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Detrazioni fiscali ristrutturazioni, decreto introduce alcune modifiche

Da Mrinvest

Novità nel campo delle detrazioni fiscali ristrutturazioni immobiliari per lavori effettuati dopo il 26 giugno 2012

Detrazioni fiscali ristrutturazioni, decreto introduce alcune modificheUn recente decreto ha introdotto delle modifiche per ciò che concerne le detrazioni fiscali ristrutturazioni.
Anzitutto ricordiamo che si avvicina il periodo per la compilazione e la trasmissione del mod. 730 inerente i redditi percepiti nell’anno 2012. Vi è tempo sino al 30 aprile per la presentazione della dichiarazione semplificata al proprio sostituto di imposta, oppure sino al 31 maggio qualora il contribuente opti per la presentazione della dichiarazione dei redditi ad un professionista abilitato o al Caf.
Detto questo, facciamo presente che il decreto legge n. 83/2012 ha innalzato la percentuale di detrazioni fiscali ristrutturazioni di immobili ed il limite massimo di spesa detraibile, ma solo per i lavori effettuati dopo il

26 giugno 2012. Occorre pertanto porre molta attenzione ai cosiddetti bonifici parlanti per stabilire quale sia la percentuale di detrazione spettante.

Per i pagamenti effettuati dal 1° gennaio 2012 al 25 giugno 2012 il bonus spettante è del 36% con un limite di spesa di 48 mila euro per unità immobiliare, mentre il bonus si innalza al 50%, con un limite di spesa di 96 mila euro, se i bonifici sono effettuati dopo il 26 giugno 2012 (ricordiamo che la possibilità di beneficiare di un valore più elevato di detrazioni spetta sino alla fine di giugno 2013).

A partire dal 2012, inoltre, non sarà più possibile beneficiare della ripartizione in tre o cinque rate per i contribuenti che hanno rispettivamente un’età superiore a 80 o a 75 anni. Per tutti i contribuenti le detrazioni fiscali ristrutturazioni sarà quindi pari a 10 quote, indistintamente.

Confermata, invece, e prorogata sino al 30 giugno 2013 la detrazione del 55% per interventi mirati al risparmio energetico degli edifici. Nel 2012 la detrazione del 55% è inoltre estesa anche a spese sostenute per “sostituzione di scalda acqua tradizionali con scalda acqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria”.

Per chi invece è in possesso di immobili classificati come artistico-storici concessi in locazione, il reddito sarà pari al maggior importo tra canone di affitto ridotto del 35% e rendita catastale rivalutata del 5% e ridotta successivamente del 50%.


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