Sembra facile,
invece non lo è quasi mai
chiudi gli occhi se ami davvero
non ti dirò segui il sentiero
sarò, io sarò, luce nel cielo
quando penserai: “io non ci vedo”
non lo perderai l’amore vero.Hello, Cremonini
Deve far male.
Deve far male quando hai la gamba addormentata e vorresti che restasse così, ma hai anche l’esigenza di alzarti e quindi devi scuoterla, svegliarla.
Deve far male quando hai contratto una malattia e l’unico modo per abbatterla e tornare sani è quella di iniettare antibiotici per via endovenosa, usando le siringhe.
Deve far male quando tiri via i punti che ti hanno tenuto chiusa la ferita ma che hanno permesso che tornasse a rimarginarsi con più facilità, riducendo il rischio di infezioni.
Deve far male quando sei in mezzo alla folla, una folla di conoscenti, di parenti, di amici e nessuno ti ascolta davvero e non vedi altro che deserto intorno a te.
Deve far male quando scagli l’atto d’accusa più prepotente che possa esserci “Quando io ho chiesto aiuto, tu dov’eri?” e misuri un dato di fatto, cioé che il tradimento consiste nell’oblio.
In piedi!
Deve far male quando ti riscatti, quando ti rialzi, quando dici “Non è finita qui”, quando urli che non sei finito, e hai intenzione di fargliela pagare, di fargliela vedere chi sei, anche se non ti reggi in piedi, perché stavolta le hai prese brutte, anche se hai contusioni e lacerazioni, anche se il medico ti ha prescritto un lungo periodo di convalescenza, ma tu sei già lì sul ring, i guantoni li indossi di notte e quando sogni sei sveglio, e combatti.
Deve far male, ma è necessario.
Si vis pacem, para bellum.