(un post per sonni sereni)
.
Uno
- Mi racconti l’Uomo ragno?
- Va bene.
Ti racconterò di quella volta
Che sviluppò il “Senso di ragno”.
Quando Peter Parker
Fu morso dal ragno mutante
Subito si presentò
Il Senso di ragno.
- Che cos’è il Senso di ragno?
Il Senso di ragno è come
Una telefonata:
“Pronto?”
“Sì, sono l’Uomo Ragno, chi parla?”
“Ciao Uomo ragno,
Sono…
Il Senso di ragno!”
“Ah, ciao, Senso di ragno. Cosa volevi dirmi?”
“Niente. Volevo avvertirti
Che sta per avvenire un’esplosione”
“Oh! Dai! Dove?”
“Proprio qui, nei tuoi pressi.”
“Qui? Qui dove? Oh!”
“Mmm… alla tua destra.
Presto, spostati!”
“Sì, mi sposto subito a sinistra!
Grazie, Senso di ragn…”
“Ma… come, tu mi avevi detto
Che l’esplosione sarebbe stata a destra
E invece, ahia, è avvenuta a sinistra!”
“Ah, scusa.”
“Scusa cosa? Guarda che mi hai combinato!
Dovrò farmi cucire una nuova
Tutina di ragno da Zia May!”
“E scusami, ti ho detto, su.
Quanto la fai lunga.
È che io, sai,
Come un po’ tutti,
Non mi oriento bene.
Confondo la destra con la sinistra.”
Due
- Ancora.
Mi racconti ancora del Senso di ragno?
- Va bene.
Quella volta che l’Uomo ragno
Fu morso dal ragno mutante
Sviluppò il Senso di ragno.
- Che cos’è il Senso di ragno?
- Il Senso di ragno è
Come una telefonata:
“Pronto, parlo con l’Uomo ragno?”
“Sì. Chi è?”
“Sono io, il Senso di ragno.”
“Ciao Senso di ragno. Che mi dici?”
“Crollano i titoli Treccani.”
“Come sarebbe??
Ma che significa?”
“Guarda,
praticamente, no?,
avevo allungato la mano
in alto
sulla mensola,
perché stavo cercando il ferro.”
“Quale ferro?”
“Il ferro da stiro.”
“Eeh?”
“Eh. Poi ti spiego, perché
È un’altra storia.
Intanto però
Dovresti
Allontanarti, sai?”
“Ah, disgraziato! Ora ho capito!”
“Scommetto che sotto il militare sei stato Carabiniere”.
Tre
- Ancora! Ancora! Ancora!
- E va beene.
Un giorno l’Uomo ragno venne punto
Dal terribile morso del ragno mutante.
E sviluppò…?
- Il Senso di ragno.
- Esatto.
E cos’era il Senso di ragno?
- Booh?
- Il Senso di ragno era
Una specie di telefonata:
“Pronto?”
“Pronto signo’.”
“Chi è?”
“Sono io
Il Senso di ragno.”
“Ah, sei tu. Che c’è stavolta?”
“Signo’.”
“Eeeh! Che perditempo! Dimmi, allora, parla!
Che tra poco inizia la partita.”
“Sì Signò. Volevo sapere
Se qualche volta,
Magari, tanto per cambiare,
Potevo stirare qualcosa.”
“Eeeh?”
“Stirare, sì. Chessò:
Camice, pantaloni, ragnatele.
“…Tovaglie?”
“No, tovaglie e lenzuoli no, Signò.
Troppo pesante.”
“Uhm. Affare fatto.”
“Grazie, grazie!
Adesso però usciamo,
Stiamo sempre chiusi in casa.
Non andiamo mai
Da nessuna parte.
Ti porto a vedere la partita
Al bar dell’angolo.”
“Buona idea, sai? Dove ti raggiungo?”
“Sono qui, in strada, Signò,
Affacciati alla finestra
Che mi vedi.”
“Aspetta… Eccomi.
Ma dove sei?”
“Signooo’! Yu-huu! Sono qui!”
“Ah, sì, ti vedo.”
“A proposito, signò,…”
“Sei licenziato.”
“…Il meteorite. Stavo per dire. Quello.
Scusa Signo’. Ma tu
Non mi facevi parlare.
Che puzza di bruciato.”
Quattro
- Un altra!
- No, ora dormi.
- Ancooora!
- Uff. L’ultima?
- Occhei.
- Allora,
Una volta l’Uomo Ragno
Subì il morso dal terribile
Ragno mutante
EsviluppòilSensodiragno.
- E che cos’era
Il Senso di ragno?
- Il Senso di ragno
Era una specie…
- Di telefonata.
- Giusto!
“Senso di ragno!
Pronto! Senso di ragno!
Sempre tra i piedi e però
Mai una volta che sia alla portata
Quando serve”
“Signò. Sono qui, stavo stirando.”
“E tu chi ç@##° sei?”
“Sono Ramsete, signo’.
Il cugino di Senso di ragno”
“Ramsete. Benissimo, Ramsete,
E che caspiterina ci fai qui, Ramsete?
Dov’è Senso di ragno?”
“Senso di ragno licenziato ieri, Signo’.
Non ricordi?”
“Ah, è vero.”
“Ho preso il suo posto.”
“Tanto è lo stesso.
Ma io dico: in famiglia
Vi somigliate tutti?
Non siete connessi H24?
Non avete sentito le ultime notizie?
Non lo sapete che
L’Iran ha lanciato da poco
Un potentissimo
Missile nucleare
Diretto proprio verso
Un punto imprecisato
Di questo nostro
Grande, mitico,
Glorioso, inespugnabile
Paese?
Non lo sapete che
È vostro indiscutibile
Imprescindibile
Inoppugnabile
Inderogabile
Dovere
Tenermi al corrente
In tempo reale
Di quello che accade nel mondo?
Eeeeeeh?! Rispondi!”
“Non lo sapevo, no.”
“Seh, vabbé.
“E adesso che facciamo?”
“Signo’,
Per non saper né leggere né scrivere,
Direi che non sia il caso
Prima del volo
Dalla finestra aperta
Di lanciare ragnatele
Contro il muro,
Onde trovare un appiglio
Che consenta il mirabile salto
Nel vuoto sul Corso
Di gente affollato
Di macchine
Tutto ingolfato
Ma guarda:
C’è pure un prelato
Che medita accanto
A un pelato, che…”
“AAAaaaarrghhhhh….! SPLLACCCICK’”
“Oooooh!!!” (la folla)
“Perché, Signo’…
Signo’,
mi seenteee?
Volevo avvertire
Che prima
Avevo passato
Una mano di pittura
Alle pareti, capito Signo’?
Uno spatolato lucido,
Un bistro che sfuma in pervinca,
Comunque, Signo’:
Vernice ancora fresca.
Ecco perché…
Le ragnatele
…Signo’?”
Roxy Music – Out of the blue