Lo slalom maschile di Levi, in casa azzurra, ha avuto i sorrisi di Moelgg e Thaler, capaci di sfornare due performance ad altissimo livello, e i rimpianti di Deville e Gross, due ragazzi molto attesi alla vigilia.
I fassani, infatti, si presentavano al debutto della nuova stagione forti della straordinaria ascesa compiuta nella passata edizione della CdM, dove si erano affermati, in più occasioni, tra i primissimi slalomisti del mondo: proprio i loro progressi hanno rappresentato la miglior dimostrazione possibile della straordinaria qualità del lavoro di Jacques Theolier, il tecnico francese responsabile degli slalomisti e, da un paio d’anni, anche dei gigantisti. In più, la preparazione estiva è andata davvero bene, in particolare per Sabo Gross: tuttavia, a Levi, le cose non sono girate nel verso giusto. Deville ha inforcato dopo pochi paletti della seconda manche, con un grande rammarico perché, in virtù della prestazione offerta nella prima prova, poteva legittimamente ambire alla zona podio; Gross, invece, non è mai sembrato “in partita”, patendo il pendio piuttosto soft e le condizioni del manto nevoso ben lontane dall’amato ghiaccio, per chiudere in ventunesima posizione.
C’è da preoccuparsi? Assolutamente no. In primis, perché inforcare, come nel caso di Deville, fa davvero parte di quel gioco di ritmo, riflessi e velocità che è lo slalom, e non basta certo un’uscita a mandare in difficoltà un atleta così esperto e talentuoso; in secundis, perché Gross, quando potrà gareggiare su piste più esigenti, se la giocherà davvero con Myhrer, Hirscher e gli altri azzurri. La gara di Val-d-Isère programmata per l’8 dicembre è già nel mirino di entrambi, che proseguiranno regolarmente la preparazione in queste settimane; poi, dieci giorni più tardi, sarà la volta del ritorno del leggendario Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio. Siamo convinti che, in questo grande spettacolo, i due fassani saranno tra i protagonisti assoluti.
foto tratta da montagnaedintorni.it
OA | Marco Regazzoni