Suona la campanella della prima ora, mentre i ragazzini di seconda entrano in classe alla spicciolata accendo il computer, la lim, e apro il registro elettronico intanto, in attesa che si siedano nei banchi e possa iniziare la lezione, ascolto distrattamente i loro discorsi.
In realtà si tratta di un dibattito acceso del quale, però, capisco decisamente poco, mi sembra di intuire che si parli di litigi, gelosie e tensioni e aguzzo le orecchie (so per esperienza che razza di problemi creino in una classe i litigi tra adolescenti) con l’intenzione di intervenire, ma ho la netta sensazione che i protagonisti della diatriba non siano loro, ma altre persone che non conosco, forse allievi di altre classi.
Senza far parere metto insieme i frammenti che riesco a raccogliere (sempre in attesa i poter cominciare la lezione di storia) e poi, all’improvviso, come un lampo nella notte, la situazione si illumina e diventa chiarissima: stanno parlando dell’ Isola dei Famosi (che, evidentemente, per quanto mi riguarda, non sono famosi per nulla).
Taglio corto facendo l’appello.
Decisamente devo confessare la mia ignoranza a proposito di isole e di famosi, sarà il caso che mi metta a studiare.