Ho appena finito di leggere un bel libro di Patrizia Calefato, “Metamorfosi della scrittura. Dalla pagina al web”. L’autrice, che insegna Sociolinguistica e Linguistica informatica all’Università di Bari, descrive in quattro tappe l’evoluzione/involuzione della scrittura, della lettura e dei linguaggi, anche per l’irruente stimolo della rivoluzione digitale. Conoscere a fondo le parole, al tempo dei messaggini, delle faccine e dei cinguettii fa la differenza, dice la Calefato. Allora è il caso di attrezzarsi con gli strumenti giusti.
Nel Devoto Oli 2012, ad esempio, c’è l’italiano di Dante ma anche quello dei nativi digitali. Ce n’è per tutti, ragazzi e studenti, professori e famiglie, professionisti e intellettuali, pubblicitari e giornalisti, per chi studia, per chi legge, per chi scrive, per chi ascolta. Il Devoto Oli 2012 è di carta, su DVD per Windows, Mac e Linux, online, e poi in versione integrale per iPhone e iPad, con la ricerca multipla delle parole e l’audio dei forestierismi. Insomma, nessun alibi.
Parole vecchie, parole nuove, parole da salvare, parole che non vorremmo mai sentire. L’italiano cambia, così come cambia (nel bene e nel male) l’Italia. Gli autori del Devoto Oli 2012 hanno lavorato con il consueto rigore scientifico e grande attenzione ai meccanismi di rinnovamento e mutamento della lingua contemporanea. La nuova edizione del dizionario è dunque un mix di parole “storiche”, espressioni dei nativi digitali, ultimi tecnicismi degli economisti, espressioni dialettali, modi di dire.
I 350 nuovi lemmi parlano di ecologia, attualità, politica, economia e finanza. Nascono dal gergo di tv e giornali, mondo giovanile, nuove tecnologie, moda, nuove tendenze, pubblicità. Qualche esempio? Agriasilo, biopattumiera, biosacchetto, click day, docu-reality, e-book reader, green economy, lenzuolata, milleproroghe, niubbo, pescetariano, salvaprecari, superluogo, terzopolista, videocomunicato. Ci sono poi dialettalismi e forestierismi, come cazzillo, ovolina / bufalina, pachino, bigotta, scialatiello, zarro, ciaspola.
Il rinnovamento linguistico passa dalla formazione delle locuzioni utilizzate per individuare nuove realtà sociali e culturali, nuove tecnologie e nuovi media, come scontrino parlante, gogna mediatica, nomade digitale. Nel Devoto-Oli 2012 ci sono tante locuzioni di origine militare (deporre le armi…), le locuzioni su animali (qui casca l’asino…), locuzioni agricole (per filo e per segno…), quelle legate alle auto (partire in quarta…), alla marina (perdere la bussola…), alla letteratura, alla musica, alla storia e alla religione (salvare capra e cavoli, spada di Damocle…). Il Devoto segnala anche le locuzioni legate all’Unità d’Italia, come ad esempio quelle riferite a Garibaldi: il leone di Caprera, l’eroe dei due mondi, Il Nizzardo.
I modi di dire, poi, con il loro linguaggio figurato, sopravvivono alla realtà che li ha generati, ampliando le potenzialità espressive della lingua. Come l’arabismo a bizzeffe, o alla carlona, antica variante del nome di Carlo Magno, che nei tardi poemi cavallereschi era simbolo di dabbenaggine.
Nel vocabolario troviamo tutti gli “attrezzi” per maneggiare il linguaggio, compresi reggenze dei verbi e degli aggettivi, informazioni grammaticali, divisione in sillabe e pronuncia di tutte le voci italiane e straniere; alterati dei sostantivi e degli aggettivi (come bamboccione, furbetto e quartierino); lessico di base chiaramente segnalato e distinto dalle parole di uso meno comune; etimologia e data della prima attestazione di tutte le voci; apparati con popoli antichi, locuzioni latine e sigle; tavole a colori con carte geografiche, bandiere del mondo e fauna e flora dei principali ambienti naturali del pianeta.
La versione su DVD-Rom è utilizzabile anche sulla Lavagna Interattiva Multimediale, che contiene oltre alla versione integrale e aggiornata de Devoto-Oli, un intero vocabolario di sinonimi e contrari. Si può acquistare inoltre una licenza annuale per la consultazione online, per consultare il vocabolario da qualsiasi computer in qualsiasi luogo.
Infine c’è la versione per iPhone e iPad, con un’importante novità: la sfogliabilità, con una grafica che ne riprende il layout e la possibilità per l’utente di tenere il segno, grazie a un segnalibro virtuale. E poi, lemmi personalizzabili con video, immagini, testo, condivisibili sui social network, e abbreviazioni che posso essere “esplose” con un semplice tocco dello schermo per chiarire eventuali dubbi (arc. per arcaico, fr. per francese, s.m. per sostantivo maschile, estens. per estensivo, fig. per figurato, spreg. per spregiativo).
Particolarmente utile l’audio dei forestierismi, di cui viene fornita sia la pronuncia italiana che quella in lingua originale. La funzione “Scuoti la parola” consente, infine, la visualizzazione casuale della definizione dei lemmi del vocabolario scuotendo l’iPhone e l’iPod Touch o sull’iPad, con il tasto dedicato.
E allora, due consigli per gli acquisti:
qui il libro di Patrizia Calefato
e qui Il Devoto Oli 2012.
Buona metamorfosi a tutti.