Magazine Diario personale
E si parte.
Si va.
Ci si allontana dalla precarietà. Faccio un passo e salgo, un gradino più su. Alzo la testa e gli occhi. Vedo ancora una lunga piramide, una gerarchia pesante che mi permette un solo movimento, orizzontale. Ma io voglio salire.
Dico a me stessa di stare calma e di imparare, che non ho ancora finito.
Voglio tutto. Devo andare.
Ma tu aspettami.