Di cambiamenti

Creato il 15 dicembre 2010 da Ilrusso
Che poi quando si va a lavorare in un posto quella diventa la tua seconda casa: quando ci passi poco sono otto ore (quando mai le passi in casa in un giorno feriale da sveglio?), spesso ci mangi dentro, ci pisci e ti capita anche di cacarci, ti passi un momento di relax bevendoti un caffè (cosa che in casa te lo bevi di corsa appena alzato ustionandoti perchè sei sempre in ritardo), ci sono persone che diventano complici, ci sono persone che come il tuo vicino di pianerottolo ti stanno cordialmente in culo ma per rapporti di buon vicinato fai buon viso a cattivo gioco...
  Non sono state giornate facili per me quelle dell'ultima settimana.Dapprima, in preda ad una curiosa sindrome di Stoccolma professionale, mi sono sentito un ingrato.Poi, oramai in un evidente stato da neurodeliri, mi sono sentito in colpa perchè stavo valutando fra un'opportunità e un'altra mentre una persona cara al telefono, persona che probabilmente ha il doppio dei miei pochi talenti, mi spiegava che probabilmente sarebbe andata a cercare lavoro all'estero esasperata dalla mancanza di possibilità qua in Italia.Infine ho deciso: cambio tutto.Cambiare lavoro, rimettersi nuovamente in gioco, è un'esperienza traumatica paragonabile ad un trasloco, all'iscrizione in un club nel quale non conosci nessuno, a prendere una strada piuttosto che un'altra quando ti sei perso in un posto dove non conosci la lingua prima ancora che la geografia dello stesso.Poi ho ripensato a questo post,  mi sono fatto coraggio e ho scommesso (ahimè) per l'ennesima volta su me stesso ignorando volutamente le mie poche vittorie e le tantissime sconfitte.Tra poco si riparte da zero: a volte la mia incoscienza e la mia facilità nel rimettermi in gioco, quasi ne avessi un fottuto bisogno per riequilibrare il raziocinio e la disillusione che mi accompagnano ogni giorno, riescono ancora a stupirmi...

E di nuovo cambio casa
di nuovo cambiano le cose
di nuovo cambio luna e quartiere
come cambia l'orizzonte, il tempo, il modo di vedere
cambio posto e chiedo scusa
ma qui non c'è nessuno come me.
E stasera sera do a lavare
il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore stasera
e stasera voglio uscire
che mi facciano parlare
voglio ridere e voglio bere
io stasera cambio amore
è tutto qui.
Ma sapere dove andare
è come sapere cosa dire
come sapere dove mettere le mani
e io non so nemmeno se ho capito
quando t'ho perduta
qui fioriscono le rose
ma dentro casa è inverno e fuori no.
E vendo casa per un motore
la soluzione è la migliore
un motore certamente può tirare
la mia fantasia un po' danneggiata
e da troppo parcheggiata
e poi cambiare casa
come cambiano le cose così.
E gira, gira e gira, gira
si torna ancora in primavera
e mi trova che non ho concluso niente
io l'amore l'avevo in mente
ma ho conosciuto solo gente
e posso solo andare avanti
fintanto che nessuno è come me.
E gira, gira e gira, gira
si torna ancora in primavera
e scopro che non ho capito niente
e allora io stasera do a lavare
il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore
cambio numero e quartiere
fintanto che nessuno è come me.

Ivano Fossati - E di nuovo cambio casa (La mia banda suona il rock - 1979)

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