Di cosa stiamo parlando?

Da Lorenzorobertoquaglia
Di cosa stiamo parlando?
Ormai mancano pochi giorni alla tornata elettorale (in Italia elezioni europee più rinnovo di circa 4.000 comuni e 2 consigli regionali) e tutti i leader politici sono in cerca della più ampia visibilità. Risultato: superamento di ogni logica e buon senso nella comunicazione e dichiarazioni che promettono di tutto e di più: aumento di pensioni, aumento di buste paga, reddito di cittadinanza, reddito a cani e gatti e via così. Le coperture: dal recupero dell’evasione ai fondi europei non spesi e perché non dall'aumento dei gelati o del chinotto ci domandiamo… in fondo chi non si beve un chinotto adesso che viene la bella stagione? Povera Italia in attesa di un Expo che latita (ma non in Libano, a Rho, vicino a Milano) e poveri italiani in attesa di un lavoro che invece all'estero ci finisce veramente.
E mentre la giostra continua a girare sempre più lentamente, ma senza accennare a fermarsi, fuori dal luna park cosa succede?
Notizia di oggi: nel primo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL) è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2013.Nello stesso periodo il PIL è aumentato dello 0,8% in Germania ed è rimasto stabile in Francia. 
Notizia di ieri: la Banca d’Italia ha certificato che il debito pubblico, nel mese di marzo 2014, è salito a 2.120 miliardi di euro (nuovo record). Dalla correlazione di queste due notizie possiamo dedurre che il rapporto debito/PIL, nel primo trimestre 2014 sia vicino al 136%, in aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto ai valori registrati lo scorso 31 dicembre 2013. La prima riflessione che ne consegue è che le previsioni contenute nel DEF 2014, sono già superate e irrealizzabili (e siamo al mese di maggio, per arrivare a dicembre mancano ancora 7 mesi).
E i nostri cari leader politici, alle prese con i primi caldi primaverili, di cosa ci stanno parlando in questi giorni? Che è meglio votare per chi vuole veramente le riforme, no per chi vuole le riforme, ma quelle giuste, no no, per chi vuole il ritorno alla lira, al franco, alla dracma… senza accorgersi che le riforme, il Paese, le sta portando avanti da solo, ma nella direzione opposta.
Manca solo il deciso rialzo dello spread (oggi ha lanciato qualche segnale) e poi il triangolo malefico è pronto: diminuzione del PIL e aumento del debito e dello spread e il Governo Renzi è servito. Complotto anche questa volta? Propenderei di più per un casalingo malgoverno e malcostume italiano.
Arrivati a questo punto, visto che appare impossibile fermare con azioni ordinarie la salita del debito pubblico, aumentano esponenzialmente le possibilità che si scelgano per forza maggiore soluzioni straordinarie per ottenere la riduzione del debito, come imposte patrimoniali una tantum o misure con analogo effetto. E sarebbe meglio iniziare a pensarci da soli, perché se ci arrivasse prima il Fondo monetario, le soluzioni che ci verrebbero proposte sarebbero sicuramente più drastiche… 
Vogliamo incominciare a parlarne oppure iniziamo a pensare alla formazione dell'Italia che scenderà in campo ai prossimi mondiali di calcio brasiliani? In effetti, almeno nel gioco del calcio, siamo stati 4 volte Campioni del Mondo e nel medagliere siamo davanti alla Germania... pensate come rosicano i tedeschi...


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