Di dadi e di bulloni

Creato il 20 giugno 2014 da Malvino

Solo in apparenza v’è contraddizione tra la lode del creato che il cattolico sussume in quella del creatore e la rozza, sguaiata e deprimente idea di «natura» in cui è sussunto ciò che egli ritiene «naturale», perché il disprezzo della carne è in fondo l’unico modo che egli ha per farsi convinto di avere un’anima, sicché non deve stupire che al fondo di ogni riaffermazione di ciò che egli ritiene «naturale» su ciò che ritiene «contro natura» vi sia la sordida trivialità che immiserisce il corporeo a materia inorganica. Un esempio davvero illuminante di questa tetra dimensione in cui il cattolicesimo ritiene di poter rinchiudere il corporeo ci è offerto da un post con cui Berlicche ritiene di offrirci prova inoppugnabile di quanto l’eterosessualità sia «naturale» e l’omosessualità sia «contro natura», col ridurre il maschio a bullone e la femmina a dado: illuminante perché rivela che la complementarità che rende coppia due individui, in fondo, starebbe tutta in un buco da riempire. Non è improbabile che anche qualche gay possa essere d’accordo. In quanto alle lesbiche, ce ne sono alcune che nel comodino hanno dei dildo che nella vagina della moglie di Berlicche si avviterebbero assai più saldamente di quanto egli riesca a fare col suo bulloncino. In buona evidenza, direi che anche stavolta siamo all’infortunio argomentativo di chi presume di aver confezionato un efficace espediente didascalico che in realtà torna buono solo a costruire un’oscena barzelletta da caserma. 


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