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Di famiglia e non solo

Creato il 13 luglio 2019 da Annalife @Annalisa
famiglia solo

Anni fa, protestai ufficialmente sul sito della casa editrice perché non stava più uscendo niente di Cavina, dopo il suo primo (per me folgorante) romanzo. Allora l’autore pubblicava per la Marcos Y Marcos, e le storie erano quelle della sua vita, i successivi romanzi (che arrivarono) magari un po’ meno folgoranti, ma sempre acquistati con una certa sicurezza di soddisfazione garantita.

Poi, Cavina l’ho perso di vista, ritrovandolo per caso in questi giorni con un romanzo uscito due anni fa: poco importa (credo) che di nuovo sembri trattarsi di storia che lo tocca da molto vicino, e, per una volta, poco importa aver pagato dieci euro ottanta pagine di narrativa che spariscono in un soffio. Importa invece leggere Cavina che racconta le storie separate dei fratelli del titolo, le alterna, le mischia tra passato e presente, e mostra gradatamente un pezzo di memoria famigliare e un pezzo di storia del Paese, con la capacità di riprendere i tasselli di vita vissuta e riempirli, legarli, renderli vivi grazie alla sua capacità narrativa. L’alternanza tra i protagonisti e i tempi è maneggiata con sapienza, così che, invece di disorientarci, ci aiuta a mettere insieme i pezzi del puzzle; la scrittura è piana, curata, e terrena, senza la pretesa di raccontare l’intera storia della Resistenza, ma con l’apparente fine di mantenere viva la memoria del nonno, dello zio, di chi stava intorno, per le giovani generazioni, e intanto offrire anche ai lettori uno spaccato di ciò che poteva (anche) essere stato quel periodo storico. Perciò, non credo sia così importante scoprire l’ignavia di uno dei protagonisti, la casualità che lo trasporta da un punto all’altro dell’Appennino durante i mesi della ritirata tedesca, del formarsi della linea gotica e così via; e mi sembra piena di triste delicatezza anche la descrizione dell’altro protagonista, dei suoi problemi, del suo dibattersi tra ciò che è e ciò che sarebbe voluto essere. Non è, ripeto, un romanzo breve sulla Resistenza; è un racconto che con sobrietà e pudore ci trasmette uno spicchio di storia famigliare che altrimenti andrebbe perduto, e che intanto ricostruisce una memoria che dovrebbe essere di tutti.

Cristiano Cavina
Fratelli nella notte
Feltrinelli,
10 euro, 82 pagine


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