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Di morte, di necrofili e di ... ve lo dico alla fine che e' meglio!

Da Miwako
Questa cosa della necrofilia mi ha sconvolto. Nella mia ignoranza cosmica (e non credo di essere l'unica), ho sempre dato per scontato che la definizione popolare di "necrofilia" fosse quella esatta. Trattasi, teoricamente, del (discutibile) piacere nell'intrattenere rapporti di qualsivoglia natura sessuale con un defunto. In realtà, questa è solo l'accezione più clamorosa del termine, ma la necrofilia, designa una serie di atteggiamenti e comportamenti, talvolta sopiti, che si allargano agli ambiti più insospettabili della vita, che hanno una significanza altra dal sesso, e che spesso sono insospettabili.La necrofilia è una tendenza verso la morte. Una pulsione, non obbligatoriamente sessuale, verso la morte. Morte intesa, non solo nel senso più ovvio del termine, ma anche in quanto amore smisurato per il passato, passione per ciò che non è più, che non ha più vita. Hitler era un necrofilo. L'odore dei cadaveri, il terrore scritto negli occhi di tutti quegli esseri umani, erano cose che lo eccitavano. Ma anche chi colleziona farfalle infilzate o animali impagliati ha tendenze necrofile; chi ama parlare di malattie, di funerali, di stragi; e se per il primo caso non mi viene in mente nessuno di mia conoscenza, per il secondo potrei tranquillamente infilarci tutte quelle signore che si danno appuntamento dopo "MEDICINA 33" per decidere la top ten settimanale dei modi in cui morire.
Non è che mi sia presa questa fissa della necrofilia così, a caso; ultimamente, ho letto un saggio di Fromm che parla, appunto, di tendenze di vita e tendenze di morte, tracciando profili abbastanza completi, per quanto generici, di chi sono i biofili e chi sono i necrofili. E la cosa che mi ha lasciata sconvolta, è che dopo aver letto quel libro, ho iniziato ad accorgermi che ci sono diverse persone che hanno tendenze necrofile. Alcune le conosco bene, altre decisamente meno, ma in diversi casi, mi sono trovata davanti ad un caso di folgoramento da verità lapalissiana; della serie " oh mio dio, sei un necrofilo! come ho fatto a non accorgermene prima?". Semplice, non avevo le conoscenze, gli strumenti per farlo, e me ne rendo conto; in ogni caso, è stato sorprendente accorgermi che il mondo è popolato da una nutrita schiera di necrofili senza che io l'abbia mai minimamente sospettato. (n.d.a. mi sembra ancora di dire una parolaccia dicendo "necrofilo")
Ora, con queste informazioni, ci faccio poco; sapere che il balcone traboccante di fiori carbonizzati della mia dirimpettaia, probabilmente non è infausta carenza di pollice verde, bensì estasi mortuaria da piante in putrefazione, non cambia poi di molto la mia esistenza; però mi fa riflettere.Innanzi tutto su cosa sia a determinare la propensione verso l'una o l'altra tendenza. Lasciando da parte l'ovvietà di cose come l'imprinting, la famiglia, l'educazione ( proprio per il paradosso che le vuole parte in causa, sempre e comunque), ci devono essere altri fattori che rendono questa spinta decisiva. Quali sono? Perchè la morte piuttosto che la vita? Qual è l'attrattiva della morte? Non lo so. Troppi dubbi e informazioni insufficienti per dare una risposta. Anche perchè, se si pensa che il necrofilo NON E' un aspirante suicida, una persona che vuole morire ma, paradossalmente (di nuovo), qualcuno che vive per la morte, la cosa sembra farsi ancor più complicata.Forse, è un altro degi inspiegabili dualismi dell'essere umano. O comunque spiegabile fino ad un certo punto, superato il quale, si naviga nell'ignoto in quanto si tratta di tendenze insite in noi in maniera duplice.
Con questi pensieri, me ne vado a dormire. Sarà una lunga domenica. Semmai dentro di me dovessero nascondersi tendenze necrofile, sono certa si esprimano in ambito letteral-musicale. Guardo al passato, sempre e comunque. Perciò vi lascio con un video. Suono, canto e mi dimeno. Scherzo. Riguardo al "mi dimeno". E' solo un (modesto, modestissimo, vergognoso e pronto ad essere distrutto) tentativo di omaggiare il vecchio Frank Sinatra. Ne seguiranno altri, visto che si tratta solo di un 1-2-3 prova. E se questo fa di me una parzialmente necrofila, beh, magari mi merito pure un grazie. Altrimenti, l'omaggio sarebbe andato (che so) a DJ Francesco.
p.s. Mettetvi le cuffie o vi esploderanno le casse; a quanto pare il video maker del mio pc non ama molto gli acuti. E scusatemi se mi sono permessa, non solo di tributare al Re Frank, ma di postare la cosa insieme ad un pippone sulla necrofilia. Non me ne vogliate. E siate clementi.

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