Magazine Diario personale

"Di nemici, non di amici abbiamo bisogno."

Da Tofina
C'è un modo simpatico per raccontare e sdrammatizzare la delusione causata da un rapporto di amicizia, su cui si è investito parecchio, che cola a picco lentamente, in silenzio? No perché io sono settimane che cerco le parole giuste ma proprio non le trovo. 
In (quasi) 29 anni non ho mai vinto l'ambitissimo premio "Amica dell'anno", anzi. Mio marito è la prova vivente che sono stata parecchio brava a tirare colpi bassi (così l'anonimo che ogni tanto commenta per puntualizzare le cose questa volta avrà meno lavoro da fare). Eppure crescendo ho imparato a chiedere scusa, ad essere disponibile senza farmi mettere i piedi in testa, ad esprimere un parere sincero quando mi viene chiesta un'opinione e non dire solo quello che ci si vuole sentir dire. Con alcune persone, però, pare che questo non sia sufficiente.  Mi spiace perché non credo di essere poi così strana, o cattiva, inaffidabile, egoista. So che ci sono delle amiche che mi vogliono davvero bene e per le quali farei qualsiasi cosa. Una di queste, nonostante i km che ci dividono, forse riesce a capire meglio di tutte le altre quali sono le sensazioni, qual è l'amarezza. Mi spiace non poter essere lì a condividere con lei una pausa pranzo, a cercare una ricetta per San Valentino, a comprare un libro, a cercare mobili per la casa. E forse ha ragione lei, è inutile rimuginarci troppo su: a volte le persone, gli amici, viaggiano semplicemente a velocità diverse, su strade diverse. Si percorre un tratto insieme e poi ci si divide. Si cresce, si cambia.
Mi trovo di fronte a qualcuno che inventa scuse, pensando che io non capisca; qualcuno che ritiene che la mia opinione non sia più importante, neppure gradita. Ed egoisticamente mi spiace anche perché avrei avuto bisogno di qualcosa di più di un "Ho saputo di tua nonna, condoglianze": persone che non avevo mai visto sono state più affettuose. Mi avrebbe fatto piacere un "Allora, ti hanno comunicato la data della discussione della tesi?", considerato che dovrebbe essersi accorta dei sacrifici che ho fatto in questi due anni. Mi spiace perché quando vuoi bene a qualcuno vorresti che capisse che per te è importante e che vuoi soltanto che sia felice. E vorresti sincerità, nessun giochino.Ero convinta che certi atteggiamenti sarebbero rimasti chiusi nel cassetto "Le cose stupide che fai a 16 anni", che strana che sono!Non importa, prendo e porto a casa.

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