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Di nuovo: gay e web, un binomio deprimente!

Da Sorellajc
Di nuovo: gay e web, un binomio deprimente!Oggi, convinta di trovarci del marcio, ho fatto di nuovo un giretto su gay.it, e to' ho sentito subito un acre ordore di pessimismo frocio.
Di nuovo.
Il mondo gay o semplicemente l'essere gay è rappresentato più per i suoi problemi che per le sue gioie (anche queste limitate allo stereotipico "sfondiamoci and have party").
Questa la pagina, ovvero le risposte degli esperti.
A voi i titoli:
Sesso senza eccessi ed emorragie. L'esperto risponde.
Vita equilibrata e rapporti sessuali non frequenti. Ciò nonostante Alberto riscontra delle misteriose perdite di sangue nei giorni che seguono l'amplesso...
Il sesso? Mi terrorizza.
Un lettore scrive per raccontare le spropositate fobie sulla salute che gli causano ansia e rovinano anche la parte sessuale del rapporto....

HIV, riconoscersi da uno sguardo...
Un lettore ci racconta di uno strano incontro in chat e la convinzione di poter dedurre dall'aspetto fisico se una persona se è sieropositiva. Ma è davvero possibile? E soprattutto, ha senso?
Sono gay o bisex? Non riesco a identificarmi.
Un lettore scrive al nostro psicosessuologo chiedendo perché nonostante l'età adulta non riesca a capire in sessualità riconoscersi. «Saltello sempre da una sponda all'altra». Risponde l'esperto.
16 anni, lo psicologo consiglia: "è meglio che torni etero"!
Ci scrive un adolescente che chiede consiglio su cosa fare. La madre l'ha trascinato da uno psicologo che gli ha detto: "Solo Dolce e Gabbana sono una coppia felice. Gli altri a 50 anni si ammazzano".

A voi cosa dicono?

A me dicono di un immagine del gay come:

- un orientamento non stabile e definito (cosa che invece è, nonostante le spinte sociali a nutrirsi di passera..)
- un orientamento pericoloso, dove si rischia la salute in tutti i modi possibili, hiv, rapporti non protetti, sfondamento del retto con perdite di sangue, emorroidi e altre cose poco raccomandabili (mentre è all'ordine del giorno la possibilità di una vita sessuale regolata, con pochi partner, magari uno, e usando il "guanto")
- un orientamento dominato dalla paura, paura di essere scoperti, paura di far collassare il retto, paura di malattie sessualmente trasmissibili, paura delle continue corna e magari pure dell'alitosi di Ratzinger.
Forse è ora di dire basta!
Forse è ora di dare un immagine più reale e meno terrorizzante della sessualità gay e magari non parlare solo di quella, parlare di vita, di affettività, di prospettive, di relazioni e non solo di quanto è profondo un ano.

E scusate se è poco.


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