Abbandonate le ambientazioni dello spin-off D-Day, Frontline Commando torna alla guerra moderna
Sembra che Glu abbia voluto creare due serie parallele per il franchise Frontline Commando: la prima è quella caratterizzata da un'ambientazione moderna e da una maggiore staticità; la seconda, che abbiamo visto l'anno scorso con l'ottimo Frontline Commando: D-Day, si lascia invece andare a sperimentazioni atte ad aumentare la varietà e il dinamismo dell'azione.
Laddove siano ben realizzate, è ovvio che gli utenti sono pronti ad apprezzare sia l'una che l'altra interpretazione, e l'uscita di Frontline Commando 2 sembra chiarire in maniera netta l'investimento che il team di sviluppo sta facendo su tale fronte. Impossibile non notare l'evoluzione tecnica del gioco, innanzitutto: questo nuovo episodio vanta scenari discretamente numerosi e molto dettagliati, dotati di un buon grado di interattività (i ripari possono essere distrutti, così come i veicoli), e modelli poligonali che si muovono in modo convincente sullo schermo, reagendo in maniera diversa a seconda della parte del corpo che viene colpita. I valori messi in campo dalla produzione non riguardano tuttavia la sola grafica, ma anche aspetti centrali come gameplay e struttura di gioco, nonché l'incidenza del modello freemium rispetto alla godibilità dell'esperienza. Cominciamo proprio da qui, dicendo che ci sono le tradizionali due valute e che quella pregiata ci viene chiesta per ricaricare gli "attacchi speciali" a disposizione della nostra squadra (lancio di granate e missili, attacco con i droni, ripristino dell'energia vitale, ecc.), nonché per acquistare determinate armi. Allo stesso modo, tuttavia, si può giocare gratis senza troppi problemi e senza neppure incorrere nelle limitazioni dell'ormai immancabile barra dell'energia, che si consuma solo durante le sessioni PvP asincrone e ci lascia dunque liberi di affrontare tutte le missioni in single player che desideriamo.Tocco mortale
Le prime missioni della campagna di Frontline Commando 2, composta da quaranta stage a cui si aggiungono tredici sfide d'elite, si completano nel giro di pochi istanti e fungono da tutorial per il sistema di controllo, che introduce alcune novità rispetto al passato. Alcuni meccanismi appaiono infatti più "elastici", vedi ad esempio la gestione del fucile da cecchino, il cui mirino può essere attivato sia con l'apposito tasto che con il pulsante di fuoco, a patto di sfiorarlo appena.
In linea di massima, i comandi touch rimangono precisi e reattivi in qualsiasi situazione, anche le più concitate, e ci permettono dunque di far fronte con l'abilità a un bilanciamento della difficoltà che rende i nemici molto più coriacei da un certo punto in poi, spronandoci a utilizzare il sistema di potenziamento per le armi oppure, meglio, ad acquistarne di nuove utilizzando i crediti ottenuti sul campo. La presenza di tre "stelle" per ogni missione, legate al raggiungimento di particolari obiettivi, apre le porte a una rigiocabilità che non è fine a se stessa e all'immancabile (seppur lieve) grinding, quest'ultimo necessario per poter sopravvivere alle sfide d'élite, effettivamente molto più difficili delle altre. Come già accennato, è possibile giocare e completare la corposa campagna anche senza spendere un euro, e ciò non può che giocare a favore del titolo Glu, che si fa perdonare qualche piccola incertezza in termini di hitbox anche grazie all'inedito focus sulla squadra, con elementi di strategica spicciola che ci portano a sviare l'attenzione dei boss (sì, ci sono anche i boss) per far sì che i nostri compagni continuino a bersagliarli indisturbati. Il risultato finale, insomma, è godibilissimo e segna un altro centro per un franchise che sta dimostrando di avere ben chiari quali sono gli spazi di manovra per il genere degli sparatutto a schermata fissa.Frontline Commando 2 - Trailer di lancio
Pro
- Grafica dettagliata, di grande impatto
- Campagna corposa e divertente
- Si gioca gratis senza problemi...
Contro
- ...ma qualche limitazione è d'obbligo
- Gli manca la varietà di D-Day
- Rilevazione delle collisioni non sempre perfetta