I rapporti fra Nuovo Centrodesta e Forza Italia nella nostra provincia cominciano all’insegna della collaborazione. Di nuovo laboratorio politico.
Agrigento, città di Angelino Alfano e da dove tutto partì, potrebbe rivelarsi ancora una volta, laboratorio politico nazionale.
Chi si aspetta spaccature o rese dei conti fra alfaniani e berlusconiani rischia di rimanere irrimediabilmente deluso. I primi, infatti, non hanno dubbi: Angelino è sempre stato il loro leader. Molti lo hanno seguito per ragioni personali, ma tanti anche per scelte politiche che continuano a condividere.
I secondi, ovvero i berlusconiani, sono comunque amici di entrambi e si trovano costretti a scegliere sol perché tra i due c’è stata una frattura. Fra questi, ad esempio, l’on. Riccardo Gallo, leader del Patto per il Territorio e amico personale di Angelino Alfano. Il parlamentare agrigentino che venerdì sera non ha sottoscritto la nascita del «Nuovo Centrodestra» aderendo invece a Forza Italia, dalla prossima settimana dovrebbe ritornare ad Agrigento a ricompattare le fila. Con lui dovrebbe esserci anche Filippo Caci che recentemente ne ha condiviso le posizioni.
Ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte loro, ma dall’entourage arriva la notizia che la strategia non è quella di una lotta con Alfano & c., ma di una aperta collaborazione. Entrambi, infatti, oltre che dall’amicizia tra di loro, sono uniti anche dall’amicizia con Berlusconi e nella condivisione politica. Inoltre recentemente hanno anche lavorato insieme nell’interesse della città, vedi la sponsorizzazione dell’Akragas calcio. Una guerra all’ultimo sangue, quindi, sarebbe ingiustificata e provocherebbe conseguenze che nessuno dei due vorrebbe. L’unica diversità deriva solo dalla necessità di riorganizzarsi e di contarsi. In questi giorni, quindi, si dovranno rivedere le situazioni alla Regione e nei vari Comuni. In Forza Italia, nella provincia di Agrigento, entrano pure l’eurodeputato Salvatore Iacolino e il senatore riberese Giuseppe Ruvolo.
«Condivido il progetto del presidente Silvio Berlusconi, che ha lanciato la nuova Forza Italia – ha detto l’europarlamentare del Ppe, Salvatore Iacolino, che ha partecipato al Consiglio nazionale del Pdl -. «Forza Italia è un movimento nato in mezzo alla gente. Ed è dai territori e dai bisogni del popolo che dobbiamo ripartire. Dico sì ad un movimento che si colloca nel Partito popolare europeo e vuole rimanerci, portando avanti i valori in cui crede: la famiglia, il lavoro e la sana imprenditoria. Dialogheremo con tutte le forze moderate per vincere le elezioni, a partire da quelle Europee».
Più polemico l’intervento del senatore Ruvolo: «In natura, un piccolo pennuto non abbandona mai il proprio nido prima di aver imparato a volare. In politica evidentemente certe precauzioni non vengono prese. Nel nuovo corso del Popolo della Libertà, più che l’ingratitudine colgo una paura anacronistica di vedersi sbriciolare certe posizioni acquisite talvolta anche per colpa di una cieca sopravvalutazione dello stesso Cavaliere».
Con Angelino Alfano invece vanno gli onorevoli Nino Bosco, Giuseppe Marinello e Vincenzo Fontana. Da lì, a pioggia, le conseguenze nelle amministrazioni locali e nei consigli comunali.
Stelio Zaccaria