Quando Londra diventa la tua meta fissa, ormai hai visitato i musei ed i monumenti almeno un paio di volte, hai imparato ad orientarti senza Google maps e sai bene dove andare se vuoi trovare Primark (il mio preferito è quello verso Marble Arch) o il Topshop a quattro piani (che ora oltre ad avere il corner di Lola's Cupcakes ha anche quello di Bubbleology, una vera risorsa soprattutto per il vostro eventuale accompagnatore poco propenso a lunghe soste lì), la cosa più bella che resta da fare è viverla da londinese, immergersi nella sua vita e frequentare i locali che i londinesi frequentano.
Un po' di shopping quà e là nei negozi che ormai sono diventati dei tuoi preferiti, niente mercati del sabato - credo non ci sia nulla di più turistico e meno inglese di Portobello e Camden (piuttosto meglio optare per i mercati di quartiere) e non ci vado da anni -, un pic-nic al parco, una birra con gli amici.
Ecco qualche spunto fra le cose che abbiamo fatto noi durante il nostro ultimo soggiorno:
- La domenica pomeriggio a Somerset House
Somerset House, Strand
Incantata davanti ai giochi di zammpilli... o forse invidiosa dei bimbi in costume?!? :-)
La genialità a volte sta nel creare delle attrattive anche dove non ci sono, e nello sfruttarle al meglio. Somerset House ne è un esempio. Questa piazza tutta circondata da edifici amministrativi era fino a 20 anni fa il parcheggio del King's College e la sede di diversi uffici universitari. Grazie al recupero di questi spazi inutilizzati oggi Somerset House è una meta della domenica per i londinesi, grazie ai numerosi caffè che hanno aperto all'interno, le iniziative museali, la pista di pattinaggio in inverno e le 55 fontanelle in estate. Abbiamo scoperto, grazie a nostri amici inglesi che ci hanno portati, che con la bella stagione Somerset House diventa praticamente il Lido dei cittadini, che ci vanno per far divertire i loro bimbi con il gioco dei numerosi spruzzi d'acqua ad intermittenza che partono dal suolo. Con costume (ma anche senza), e asciugamano, questi bambini hanno trovato il modo di divertirsi alla grande, e i genitori possono sostare ai numerosi tavolini liberi che offre la piazza, leggersi un libro, bere un caffè, prendere il sole. La corte di edifici intorno protegge dall'aria ed in una giornata di sole può fare davvero caldo (noi ci siamo abbronzati!).- Una passeggiata infrasettimanale a Shad Thames Bermontdsey, London
I vecchi ponticelli in legno fra i due magazzini sono ora riconvertiti in eleganti terrazzi
Oggi questi magazzini sono stati riconvertiti in eleganti e super costosi loft, mentre al piano terra sono occupati da ristorantini e shop di qualità. L'atmosfera che si respira è di un borghetto tranquillo, un mondo a parte rispetto alla freneticità londinese.
"Le Pont de la Tour" è un delizioso negozietto di alimentari, omonimo del grande ristorante di pesce in stile francese di fianco (e di un negozio di vini piuttosto fornito), che vende formaggi francesi e specialità, salumi e sughi italiani, verdura fresca e allora di pranzo prepara insalatone, paste fredde, una zuppa calda diversa ogni giorno e ha del pane fresco buonissimo (prodotto dai loro panettieri).
Shad Thames, l'ingresso del magazzino del cardamomo, con le insegne originali
La cosa bella è che al banco del fresco è possibile scegliere il proprio pane preferito e farselo farcire a piacere con i vari ingredienti (tranquilli, oltre ai prodotti francesi e italiani dop non mancano le salse inglesi, il pollo al curry, o il chutney ;-). Noi dopo la piacevole sosta abbiamo fatto il percorso a ritroso, ma restando lungo il fiume, fino al Millennium Bridge, e da lì a St. Paul. Lungo la via non perdetevi la Southwark Cathedral, il più antico edificio religioso di Londra, le cui basi risalgono almeno all'epoca dell'occupazione romana. L'ingresso è gratuito (Southwark Cathedral, London Bridge).- Una centrifuga a Notting Hill
Anche il quartiere super famoso di Notting Hill ha un fascino tutto diverso se girato in un tranquillo pomeriggio feriale. Probabilmente vi troverete soli soletti in mezzo a file di case bianche; è una zona molto residenziale e a quell'ora in giro è possibile scorgere solo mamme con la carrozzina (preciso: mamme superfighe con la carrozzina), scolaresche in divisa che si recano alla lezione di tennis, operai che sistemano il tetto, imbianchini che ridanno l'immancabile mano di bianco alle pareti ed agli infissi (ma quanto piace agli inglesi ripassare la vernice? Sembra che stiano perennemente facendo solo quello). Potrete scorgere adorabili chiesine grigie, circondate da parchi (e nei parchi mai come quest'anno ho visto tantissimi alberi di ciliegie a Londra! E ne ho pure assaggiata qualcuna, non ho resistito).
La riconoscete? Portobello Road in un giorno di non ordinaria follia... :-)
I negozi a Notting Hill sono tutti affascinanti (Paul Smith, Anya Hindmarch, All Saints qualcuno da non perdere), tutti bassi, gli edifici sembrano quasi da provincia americana, i saloni di estetica e parrucchiere hanno un'aria retrò adorabile.
Concedetevi una pausa in un posticino che è tappa fissa di attrici e residenti della zona, non tanto perchè sia un locale super glamour (infatti glamour non lo è), quanto per la sua filosofia tutta improntata al detox e all'healthy food, ultimamente molto di tendenza: NAMA - Artisan Raw Foods (110 Talbot Road).
In questo locale troverete un menu (per lo più vegano, dateci un'occhiata è piuttosto interessante) per colazione, pranzo o cena, molto attento a ciò che più sano, utile e purificante per il nostro corpo. I cibi sono tutti "raw" cioè o crudi o cucinati a non più di 100° in modo da non perderne le qualità nutritive. Vi vengono offerte caraffe di acqua detox, con limone e cetriolo, davvero dissetanti.Noi abbiamo scelto di provare una delle loro numerose e fantasiose centrifughe di frutta e verdura, o raw juices, ricche di minerali, vitamine ed enzimi.
Il mio era piuttosto buono devo dire! Una vera sferzata di energia. Fino a che non ho scoperto che conteneva anche del cavolo nero, e la cosa mi ha un po' inibita! :-)
un'originale edificio in Talbot Road
Girovagare, a volte senza meta, alla ricerca di nuovi posticini, concedersi delle pause in affascinanti caffè o locali, sorseggiando pigramente magari un centrifugato immersi nella vita dei vicini di tavolo, è per me il massimo del relax, una delle cose che più amo fare in viaggio.Mi piace documentarmi prima della partenza, leggere blog o recensioni di gente del posto per capire cosa piace fare a loro, dove amano mangiare, dove si incontrano e poi seguire i loro suggerimenti una volta sul posto. E devo ammettere che così facendo non siamo stati mai delusi, anzi! Abbiamo scoperto posticini bellissimi, magari poco frequentati perchè sconosciuti ai turisti.
Nella prossima puntata vi parlerò dei ristoranti che abbiamo provato!! :-)
A presto!