Di Pietro chiama a raccolta Grillo e Vendola, cioè i “non allineati”. Tutto parte dalla legge elettorale. Di Pietro attacca i partiti di maggioranza: "vogliono una legge che assicuri, a chi è già in Parlamento, di mantenere la maggioranza e alle persone di rimanere sulle loro poltrone". E anticipa, a Radio Radicale, anche i contenuti dell'accordo della maggioranza: "Siamo stati avvertiti in questi minuti, i partiti della maggioranza avrebbero trovato un accordo su un sistema in parte proporzionale, in parte per collegi, in parte con le preferenze e in parte no. Una legge scritta in modo che si sappia prima chi sono gli eletti e chi invece deve restare fuori". Poi una richiesta a Napolitano: "Mi appello al Capo dello Stato perchè non permetta la costruzione di una legge elettorale che non consenta ai cittadini di essere rappresentati: sarebbe un'altra pagina buia che offende la democrazia".
Insomma, adesso Di Pietro si appella anche a Napolitano, dopo che nei giorni scorsi aveva detto che se fosse stato ancora pm ne avrebbe chiesto la condanna. Napolitano non vedrà l'ora di ascoltarlo.
Poi cerca Grillo.
Ma poi non era proprio Di Pietro che a proposito di Grillo di recente disse che " la protesta non basta" e che: " rischia di favorire proprio quelli che vuole mandare a casa"? Si, era lui. E d'altronde era sempre di Pietro a dire (proprio dopo il "boom" delle recenti amministrative) che :
"Grillo vuole sfasciare tutto, così nascono dittature''.
E non è stato Donadi, sempre dell'idv, a dire di recente che " L’attacco di Grillo a Rosy Bindi ha tratti di squallore che non appartengono al dibattito politico e ricorda il peggior conservatorismo maschilista di una certa italietta". Si, era proprio lui: http://www.italiadeivalori.it/home/news/latest/16160-gay-grillo-e-avanti-solo-negli-insultiE Di Pietro cerca anche Vendola.
Vabbè... qui è inutile stare a spiegare perchè e per come il papocchio sarebbe impossibile, ma le cose inutili sono pur sempre ( a volte) divertenti : Grillo che da del "busone" a Vendola; Grillo che dichiara: " Vendola fa affari con la Marcegaglia" ; e tutto quello che Vendola può pensare di Grillo è contenuto in questa frase: ""Beppe Grillo è un fenomeno di populismo che non ha le caratteristiche per offrire una prospettiva al nostro paese. Considero il populismo un nemico. Quando sono crollati la democrazia e i partiti negli anni '30, il populismo ha fatto nascere un'avventura drammatica. I regimi reazionari sono stati alimentati dalle culture populistiche. Il nostro problema è ricostruire la democrazia, la credibilità delle forme organizzate per fare politica" .
E insomma Tonino ci prova a fare la santa alleanza anti-casta mentre quelli del suo partito lo vogliono mollare
Ma si, tutti i "non-allineati" dentro!
A questo punto caro Di Pietro, perchè non fare un tentativo anche con la Lega?