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Di PIL e altri discorsi da spiaggia.

Creato il 28 luglio 2014 da Soniaconte

Di PIL e altri discorsi da spiaggia.

 

Se mi chiedessero quale sia stato il tormentone estivo di quest’anno, risponderei con un hashtag del tipo #mammacompralo …

a tre anni il mondo circostante, evidentemente, per il mio piccolo ometto, è solo prodotto da acquistare, per dirne una.

Trascorrendo diversi giorni al mare, le tentazioni sono tante, non ultimo il cocco “fresco”.

Ben altri sono invece i temi che gli adulti affrontano in spiaggia, ma sempre di natura economica…non che stia lì ad ascoltar discorsi altrui, ma nelle giornate più ventilate è complice il vento, si sa.

A quanto pare, anche quest’anno, è tutta colpa del PIL …sappiamo tutti a cosa serve,vero? Repetita juvant.

Il PIL misura la quantità di transizioni monetarie registrate in un Paese tralasciando parametri in nero, baratti e scambi nei settori informali e tutti i servizi di volontariato all’interno delle comunità e delle famiglie”.

Va da sé che la crescita costante del PIL rappresenti per un Paese crescita economica, ma, badate bene, solo di transizioni registrate…in una visione quantitativa di questo tipo sfugge tutto ciò che si può attribuire alle “qualità” della vita. Ma anche queste possono essere misurate. Lo sapevate? Esistono degli Indicatori del tipo Calvert-Henderson che ne misurano ben dodici, utilizzando coefficienti monetari solo dove appropriati.

Crescita spesso è un concetto associato a quello di Sviluppo, ma -da biologa- mi preme sottolineare che

lo sviluppo è una proprietà fondamentale della vita, pertanto il concetto di “sviluppo” dovrebbe superare

l’ambito prettamente economico

e abbracciare dimensioni sociali, ecologiche e spirituale.

Nel 2007  la conferenza “Beyond GDP” ovvero “Oltre il PIL” si fece carico di diffondere e favorire una crescita buona, a emissioni zero e riciclo continuo, perseguita da altre iniziative successive…

Quel che occorre è una transizione di valori, che deve partire a livello individuale, come si intravede su canali PBS e in serie televisive quali Ethical Markets…andrò presto a curiosare.

Non voglio tediarvi oltre, traete, se vi va, le vostre conclusioni, oppure andate al supermercato, acquistate un cocco  e aspettate il prossimo post, vi dirò cosa farne!!!

 



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