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A me quelli col pickup mi fanno un po’ paura.
È irrazionale ma è così.
Mi fanno più paura di quelli con la Prinz NSU negli anni '70.
La sensazione non è quella che mi arrivi un calcio rotante, è più infida, sottile. Saranno i telefilm americani, non so, ma ho sempre paura che il pickup si fermi davanti a me, scendano in tre o quattro, un colpo in testa e via con me svenuto nel cassone e coperto da un telone blu, grezzo e impermeabile.
E poi dopo son pronto a essere seviziato, privato dei reni, sciolto nell'acido, preso a secchiate d'acqua gelata e interrogato in un garage sotterraneo o ficcato giù attraverso un buco nel ghiaccio di un lago (troppi Fargo?).
Ergo diffido dei pickup, sto sempre all'erta e pronto a fuggire quando ne vedo uno.
L'altro giorno ce n'era uno sul mio itinerario di corsa, su una stradella boschiva, era fermo cento metri avanti a me e non potevo né scappare né evitarlo.
A un certo punto - giuro - son scesi dal lato passeggero una donna (cinese!) e dal lato guidatore un tizio sigillato in una tuta integrale bianca modello virus letale. Non so di quali rifiuti radioattivi cercassero di liberarsi, ma io ho pensato che fosse la fine (troppi Narcos?).
E invece poi.