Ho trovato questo articolo online e l’ho tradotto perchè lo ritengo estremamente interessante. Riporta alcune riflessioni di un fotografo professionista sulla necessità di possedere e usare tanti obiettivi diversi.
Sono riflessioni di un professionista sul mondo dei professionisti, ma si applicano benissimo anche agli amatori. Quanti obiettivi possiedi? Quanti ne usi per il 90% del tempo? Con quanti e quali hai realizzato le tue foto migliori?
C’è una cosa che continua costantemente a succedere, sia nel mio lavoro che in quello delle persone che mi circondano. Recentemente ho lavorato con sempre più fotografi e operatori video che fanno servizi e riprese utilizzando un solo obiettivo zoom per la maggior parte delle loro attività.
Ci sono moltissime persone che sembrano riuscire a ottenere ottimi lavori con un unico zoom. Questo post pone una sola domanda molto semplice, che continua a girarmi in mente: “In effetti, di quanti obiettivi abbiamo veramente bisogno?”.
So che alcuni fotografi hanno bisogno, per vari motivi, di un certo numero di obiettivi diversi (e a volte specifici). I fotografi architettonici fanno affidamento su obiettivi basculanti e decentrabili per i loro scatti. Per ottenere la bellezza di una macrofotografia vorrai sicuramente utilizzare un ottimo obiettivo macro. Ma quanti di noi possono riuscirci lo stesso con un solo zoom standard, o passare la maggior parte del tempo a scattare ritratti con una sola lunghezza focale su un obiettivo a focale fissa?
La domanda è riemersa costantemente nella mia mente in particolare negli ultimi mesi, perché ho visto bellissimi lavori di persone che so che utilizzano solo lo zoom, o da cui il 95-99% di tutti i lavori è scattato con un unico zoom.
Se il punto sono l’apertura e gli f/stop aggiuntivi che un f1.2, f1.4 o f2.8 può darci rispetto al f2.8 o f4 che ci dà uno zoom, possiamo alzare l’ISO. Certo, non è “pulito” come aumentare l’apertura, ma con la maggior parte dei sensori che abbiamo nelle nostre moderne fotocamere professionali, grana e rumore non sono più un problema come lo erano sino ad un anno fa (scrivo nel 2014). Anche i software per ridurre il rumore possono essere di aiuto in questo, se ciò che stai cercando di ottenere è un file digitale completamente pulito.
Visto che l’avanzamento tecnologico di software e hardware ci permette di scattare con parametri di sensibilità alla luce aumentati, o di ridurre gli artefatti digitali che otteniamo quando lo facciamo, il beneficio di ottenere un’apertura massima maggiore su un obiettivo a focale fissa è abbastanza da renderlo un investimento sensato rispetto a uno zoom? E in ogni caso, quando siamo in studio a fotografare con i flash, stiamo davvero facendo tutti questi scatti con massima apertura?
Un solo obiettivo?
Gli obiettivi che vedo usare più comunemente sono un 24-70mm (il mio zoom d’elezione) o un 24-105 su una full frame.
Ecco Un paio di esempi in cui ho recentemente visto usare questi obiettivi e che mi hanno fatto pensare a questa questione:
1) Il mese scorso ho lavorato con il fotografo di moda e pubblicitario Louis Christopher su un progetto personale. Louis ha una lista di clienti e pubblicazioni che ognuno di noi sarebbe orgoglioso di poter ottenere.
Louis ha fotografato 10 modelli di seguito nel corso di una sola giornata senza mai cambiare il suo obiettivo, un 24-105. La maggioranza dei suoi scatti sono intorno al range dei 40mm, occasionalmente un po’ più ampi, a volte più stretti, ma buona parte del suo lavoro è svolto con questa lunghezza focale. Ha prodotto immagini bellissime, che non avrebbero sfigurato in una campagna pubblicitaria o sul magazine Harpers. Buona parte del suo lavoro viene svolto con questo zoom.
2) Erik Madigan Heck, un fotografo con esibizioni internazionali che ha fatto fotografie per TIME, il New Yorker, Harpers Bazar, W e rinomati clienti come Kenzo e Alexander McQueen, ha una storia di obiettivi ancora più curiosa. Apparentemente non solo usa un unico obiettivo, ma è quello che sua madre gli regalò quando aveva quattordici anni.
Erik attualmente afferma che parte di ciò che rende unico il suo lavoro è che quell’obiettivo, che ormai ha alle spalle più di quindici anni di utilizzo, “probabilmente era stato fatto cadere a terra. Ho dato per assunto che, se l’avessi aperto, qualcosa si sarebbe spezzato all’interno, creando una piccola perdita di luce”.
L’obiettivo di Erik: uno zoom 14-105mm, vecchio di quindici anni, regalatogli da sua madre. Foto di Jeff Brown di WSJ.com.
3) Jennifer Massaux è un’amica e una fotografa, videografa e video editor. Non sono molti anni che fa fotografie, ma ha messo insieme una ricca collezione di esperienze, che l’hanno già vista collaborare con Madonna.
Nonostante Jennifer occasionalmente passi a un obiettivo a focale fissa da 35mm, direi che il 95% del lavoro che le ho visto fare è svolto con il suo 24-105mm. Questo le dà la possibilità di scattare velocemente fotografie con diversi angoli di campo, e le dà la flessibilità di cui ha bisogno dato che spesso si trova a fare fotografie e video consecutivamente con lo stesso corpo macchina.
4) Infine, una nota personale. Rivalutando i miei vecchi dati EXIF per controllare le mie lunghezze focali e vedere come erano venuti i miei video, ho realizato che tendo a scattare il 90% di tutto ciò che faccio con il mio zoom 24-70mm f2.8. Questo vale per eventi, concerti, ritratti, fotografie di moda e lavori dietro le quinte.
Per quanto riguarda i video, il 24-70 mm è il mio obiettivo d’elezione e viene utilizzato circa nell’80-90% delle mie riprese. A volte cambio e utilizzo uno zoom più lungo, ma ho scoperto che questo succede quasi sempre per una particolare ripresa che trovo potrebbe essere utile aggiungere alla storia. In generale trovo che gli scatti da ampi a medio/vicini sono la maggior parte dei miei servizi, dato che sembrano i più “normali” per il tipo di lavori che svolgo.
Considerazioni finali
So che le immagini che ottengo non sono nitide come potrebbero essere se usassi un obiettivo a focale fissa e non posso ottenere la separazione, l’apertura massima e lo sfocato che vorrei con il mio obiettivo a focale fissa 50mm (che ho scoperto di utilizzare sempre meno nell’ultimo periodo, a parte in strada), ma dopo aver visto un cliente mostrare un’immagine che ho scattato a grandezza quasi naturale (1,82 m sul margine più lungo) è fantastico vedere quanto possano risultare pulite e nitide le immagini che puoi ottenere con un buono zoom insieme a un pizzico di successivo aumento della nitidezza e pulizia dal rumore.
Sì, diversi fotografi usano diversi obiettivi ed alcuni hanno bisogno di strumenti specialistici per i loro lavori, non lo nego. Il punto di questo post è quello di discutere di quanti obiettivi necessitiamo per svolgere il nostro lavoro rispettando gli standard che un cliente cerca in scatti più immediati, che non richiedano attrezzatura specifica.
Non ho mai avuto un cliente che cercasse una particolare sfocatura o nitidezza, o che chiedesse se utilizzo un obiettivo a focale fissa o uno zoom. I clienti vogliono solamente che l’immagine in generale, o il video, dica loro qualcosa, in breve, comunicando il messaggio che sono stato pagato per creare.
Ci dicono continuamente che gli obiettivi zoom non sono nitidi come quelli a lunghezza focale fissa. Questo è vero, la maggior parte delle volte, ma vorrei aggiungere che la nitidezza che ottengo dal mio Canon 70-200 è nitida quanto basta. Se un risultato abbastanza buono (o abbastanza nitido) è veramente l’unica cosa di cui si preoccupa il nostro cliente, abbiamo davvero bisogno di ottenere ancora più nitidezza?
Facci sapere quanti obiettivi hai e per che cosa li utilizzi. Hai scoperto che la maggior parte del tuo lavoro lo svolgi con un solo obiettivo? Che percentuale del tuo lavoro puoi fare con solo un buon obiettivo zoom? Vorrei proprio saperlo.
Articolo di DAVID GEFFIN, liberamente tradotto dall’originale: https://fstoppers.com/gear/how-many-lenses-do-we-really-need-12359