Magazine Diario personale

Di segreti, beata ignoranza e zoofilia

Da Pontomedusa @Pontomedusa

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Se siete timidi, le ricerche fatele con Google. Google sa mantenere un segreto.

Dovete infatti sapere che WordPress mi permette di vedere come i visitatori sono arrivati al Blog (con la B maiuscola, che il Blog di Pontomedusa è Uno e Supremo) e, nel caso di motori di ricerca, in teoria dovrebbe dirmi anche quali sono le parole cercate.
In teoria: perché Google è un motore di ricerca riservato, che rispetta la privacy, e oscura le chiavi di ricerca.

Capirete che per una povera Aspirante Blogstar (sempre maiuscolo, come Turris Eburnea, Rosa Mistica, Stella Maris) questo è un bel guaio.
Mi farebbe comodo sapere cosa cerca la gente che finisce sul mio blog: “Souther Hokuto No Ken” è una buona chiave, significa che è arrivato un visitatore che potrebbe davvero trovare il blog interessante e iniziare a seguirlo; “Ricetta Scarafaggio Alla Marocchina” invece è brutto segno, la persona in questione cercava tutt’altro ed è capitata sul Blog per una casuale combinazione di parole sparse nei vari post, e probabilmente se ne è andata subito per non tornare mai più (anche se una persona che ha in mente di cucinare scarafaggi per cena potrebbe trovare dei punti di interesse qui; è proprio sicuro di volere andare via, Signor Cuoco di Scarafaggi?).

Capirete quindi che questo fatto delle chiavi di ricerca oscurate mi fa girare le palle turba un po’; almeno, è stato così fino ad oggi, quando qualcuno è arrivato con una ricerca tramite Virgilio e ho quindi potuto vedere cosa cercava: “Racconti Oggi Ho Fatto Un Pompino Al Mio Cane”.

Ora: i Racconti sono i miei, il Pompino è quello metaforico dei Liebster Awards e il Cane è quello di Bastianich che mi ha mangiato il manoscritto, ma il punto è che, sapendo che in Italia c’è uno zoofilo amante dei racconti erotici, ho perso quasi tutta la fiducia nell’umanità in quanto tale, e l’idea di una bella Apocalisse con annessa fine del mondo mi sembra parecchio invitante.

Adesso capisco che l’ignoranza è beata, e ringrazio Papà Google che mi nasconde chissà quali scempi per non bloccarmi la crescita.


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