Magazine Cinema
Dopo anni e anni passati a scrivere di film su un sito come semplice utente , due anni e mezzo fa ho sentito l'esigenza, quasi la pulsione, o forse era lo scazzo per una nevicata apocalittica che mi bloccò in casa per quasi due settimane, di crearmi uno spazio mio per scrivere di cinema e di tutte le altre cazzate che compongono la mia vita.
Che cosa è il mio blog per me?
Una valvola di sfogo, un modo per condividere una mia passione.
Ho provato anche a parlare degli aspetti più buffi della mia professione, quella vera intenda, quella che dà da mangiare a me e alla mia famiglia.
Quella di veterinario: un lavoro bellissimo e sono ben consapevole di avere un lavoro che mi piace, non è roba da tutti.
Certo la ricchezza non arriverà mai, mi sono scelto una professione in cui se lavori come un mulo riesci a vivere dignitosamente ma le soddisfazioni economiche non sono commisurate agli sforzi.
Ci sono altre soddisfazioni, tipo quella di ieri sera in cui sono riuscito a rianimare un magnifico setter irlandese con problemi di dilatazione gastrica che era andato in arresto respiratorio mentre cercavo di svuotare il suo stomaco.
Attimi interminabili, la lingua diventata cianotica perché non ossigenata , lo sforzo fisico per comprimere la sua cassa toracica e assicurargli un minimo di ossigeno, la respirazione bocca a bocca.
E dopo qualche minuto quella lingua che ha ricominciato a riprendere colore e quella respirazione che mano mano è diventata più regolare è stata una liberazione e quando alla fine il cagnone si è rimesso in piedi è stato una gioia immensa, qualcosa difficile da descrivere, una soddisfazione che poche professioni possono vantare.
Questo per dire che per me tenere in vita il mio blog non è una professione.
Non ho velleità da scrittore, mai avute, mai provato a scrivere romanzi, forse negli anni di gioventù ho provato a scrivere qualche poesia,subito cestinata per assoluta mancanza di talento, ho nel mio ricco palmares solo qualche testo di canzone.
Per me blog vuol dire passione , non lo vedo neanche come una missione come magari fanno altri.
Non mi sento su un piedistallo per pontificare su quello che vedo come può fare il critico cinematografico di turno, mi sento libero di esprimere tutto quello che sento ed è un gran bel sentire.
Prima di scrivere faccio ricerche, cerco riscontri, scrivo sempre di cose che conosco, cose di cui ho almeno un minimo di competenza.
E la mia competenza sta molto nelle migliaia di film visti durante gli anni.
Non ho pretese da intellettualoide.
Voglio solo condividere la mia passione.
Una cosa che mi ha colpito sempre negativamente da quando bazzico per la blogosfera, poco più di due anni, quindi perdonate il mio essere pivello, è vedere così tanti blog che non vengono aggiornati da mesi, lasciati lì come navicelle spaziali alla deriva in uno spazio sempre più infinito.
Blog che chiudono, che muoiono.
Da due blogger che stimo moltissimo, Hell di Book and Negative e Lucia de Il giorno degli zombi, sono venuto a conoscenza della chiusura del blog Strategie Evolutive, un blog bellissimo che purtroppo ho avuto modo di conoscere solo dopo la sua chiusura.
Potevo dirvi che lo seguivo da tempo e invece no, visto che non posso stare a girellare per blog come vorrei, mi era sfuggito il blog di Davide, come sicuramente mi sfuggono e mi sono sfuggiti blog bellissimi e importantissimi come quello di Davide.
Il punto è che anche se non lo conoscevo , quando sento che un blog chiude per me è sempre un enorme dispiacere nonché un campanello d'allarme, mi chiedo sempre fino a quando avrò la costanza di aggiornare quotidianamente questo blog come sto facendo ora.
Qualche mese fa sono stato a un passo dalla chiusura per fattori esterni al mio blog e chi mi conosce sa quali siano eppure, faticosamente , mi sono rimesso in carreggiata.
Leggendo Davide , Germano e Lucia scopro che il nocciolo è sempre lo stesso.
La mancanza di condivisione, decine, centinaia di occhi puntati sui propri scritti eppure pochissimi che si appalesano per far sentire la propria voce , il proprio parere, favorevole e contrario che sia.
E' un problema che sento parecchio anche io , le visualizzazioni ci sono, le statistiche corroborano la mia voglia di andare avanti ma qualche volta mi sto a domandare il perché un post quando viene pubblicato fa un botto di letture eppure di commenti ce ne sono sempre pochi.
E succede anche che c'è qualcuno che commenta e poi cancella il proprio commento non si sa perché o per come.
Leggendo le mie statistiche , compresi i miei di commenti, perché cerco sempre di rispondere a tutti, mi sembra una norma di buona educazione e quando non accade è perché il commento non lo vedo e mi scuso anticipatamente, ho una media di circa un commento ogni 30 visualizzazioni.
Poco , tanto? Non lo so.
E se levo i miei la media sale a un commento ogni 60 visualizzazioni circa.
Capitolo visualizzazioni: sono appassionatissimo di cinema coreano e giapponese , all'inizio ne ho parlato a profusione ma un po' mi è passata la voglia perché ho visto che quel tipo di cinema è effettivamente per pochi intimi.
E dopo un po' ti scocci a scrivere e notare che non ti si fila nessuno.
Se invece parli di tette e di culi il successo è assicurato.
Ecco perché capisco Davide e la sua insoddisfazione nel vedere che post per cui si impiega tanto tempo e ideale sudore della fronte se li filano in pochi.
Ma l'invito è sempre quello di non mollare mai, per la passione , perché se pochi condividono la tua passione non vuol dire che stai sbagliando.
Io spero che sia solo un momento di debolezza e che Davide ci ripensi.
Se ci ripensi , da oggi avrai un lettore in più.
Certo non è roba da fare salti di gioia , ma ora grazie a Germano e a Lucia ti ho conosciuto e non ti mollo, neanche in inglese.
Scusate la divagazione ma come si dice in Alto Adige....quanno ce vo' ce vo'.....
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