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Di Vittorio: il momento della verità

Creato il 15 gennaio 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Pubblichiamo questo documento di RETE CIVICA FIDENZA in cui, dopo un breve richiamo alle vicende che hanno portato al "fallimento" della Cooperativa Di Vittorio di Fidenza e dilapidato un patrimonio non solo economico ma civile e morale della nostra città.  
Di Vittorio: il momento della verità
FALLIMENTO Il momento della verità LA STORIA Di Vittorio: il momento della veritàLa missione prima della cooperativa di Vittorio, nata nel 1970 era quella di provvedere “con spirito mutualistico e senza fini speculativi, alla realizzazione di abitazioni per l'assegnazione in uso permanente dei soci “ . Dopo primi passi la cooperativa si immette sul mercato, una attività ritenuta maggiormente redditizia, non solo nella costruzioni di immobili ad uso abitativo ma anche nella partecipazione a “ mega progetti territoriali “ che, la Di Vittorio ha realizzato con Polis s.p.a ( dal 1992 ), totalmente controllata dalla cooperativa. Da questa “ smania di espansionismo “ nasce l'attuale situazione “ fallimentare “ .

I MEGAPROGETTI In ordine cronologico, Outlet, Villaggio del Gusto, , Shopping Park, Ecoparco ( mai realizzato) e per finire la riqualificazione urbana di Via Carducci che ha regalato alla città l’opera omnia: i Terragli, le due imponenti torri quasi disabitate tutt’ora, che occupano la Sky line di Fidenza. Non c’e’ opera di concreta importanza che abbia visto assente la coop Di Vittorio, la quale in origine avrebbe invece dovuto occuparsi di abitazioni a canone agevolato. I PRODROMI DEL FALLIMENTO Di Vittorio: il momento della veritàDai bilanci depositati alla Camera di Commercio si nota come già tra il 2003 ed il 2006 il debito raddoppiava, quasi di anno in anno sino a raggiungere la ragguardevole cifra di oltre cinquanta milioni di euro alla fine del 2005. Fino al 2010, la cooperativa ha comunque approvato bilanci in attivo (vero o falsato?) e il 2012 è l’unico anno con perdite consistenti: 5,5 milioni di euro di rosso, forse il buco stava diventando troppo grande, per colpa della crisi non si riusciva piu’ a coprirlo con i soliti sistemi. Ma il commissario rivela un buco ben maggiore. Nel 2007, il risultato non sarebbe stato +69mila euro, bensì – 190mila. Nel 2008 non +178mila, ma -765mila. Nel 2009 non +56mila, ma -2,6 milioni di euro e a seguire fino ad oggi. I NUMERI FINALI Di Vittorio l'attivo patrimoniale liquido è di 4,2 milioni di euro a fronte di debiti per un totale di 67.953.229 euro. Il patrimonio netto contabile della coop è negativo per un valore di sei milioni e mezzo di euro. La controllata Polis presenta un attivo patrimoniale di 8,6 milioni di euro immobilizzato in costruzioni edili e in quote di partecipazione in altre società, il passivo supera il doppio dell'attivo e raggiunge 17,5 milioni. IL PRESTITO SOCIALE

Di Vittorio: il momento della verità

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Nella sentenza si afferma tra l'altro che "la società a far data dal 02/04/2012 e fino alla data di deposito del ricorso per concordato preventivo (03/06/21014) ha rimborsato (seppur con forme tecniche diverse) euro 2.201.034,00 circa di "prestito sociale" e ciò in violazione della par condicio creditorum.  Di questi, circa 1.663.096,00 sono stati recuperati ...... da circa 60 soci dei quali 9 individuati o individuabili come "parti correlate" in senso lato". Possiamo intendere che una parte è correlata se è uno dei dirigenti ed amministratori con responsabilità strategiche nella cooperativa o nella sua controllata ed anche se la parte è uno stretto familiare di questi.
Il RAPPORTO TRA DI VITTORIO E PD Per ammissione dell'attuale segretario del PD “ ….il problema è serio e c’è gente che sta seriamente subendo grosse ripercussioni sulla sua vita reale per colpa di quel che è successo. Ma non adesso, negli ultimi 10 anni....” e ancora “....la Cooperativa Di Vittorio e la sinistra fidentina sono stati parenti strettissimi per anni..” “.... i sentieri della sinistra e della cooperazione in Emilia Romagna sono stati vicinissimi....”. Noi a Fidenza con al di Vittorio abbiamo una prova provata . Nei Consigli di amministrazione delle Di Vittorio si sono succeduti molti militanti del PD fino ad arrivare alle massime cariche : sindaci a fine mandato, esponenti sindacali di spicco, assessori in corso di mandato ( il caso del nostro sindaco attuale che nel 2005 faceva parte della Giunta che ha approvato il Piano particolareggiato del “Villaggio del gusto" essendo nel contempo un amministratore della Cooperativa ) .

LA POSIZIONE DI RETE CIVICA FIDENZA Con la minoranza abbiamo da subito chiesto di fare chiarezza sul tema in particolare sulla situazione economica sul prestito sociale e sulle ricadute di un eventuale fallimento sui bilanci dei singoli comuni. Abbiamo chiesto di poter conoscere l'ipotesi concordataria. il sindaco in tal ha rifutato ogni forma di confronto.  In quel periodo sulla stampa locale dichiarava "stiamo lavorando da mesi per sostenere l'ipotesi del concordato e abbiamo spiegato a Luca Lotti e al Ministro dello Sviluppo Economico (Federica Guidi, cui stamane è arrivata la nostra lettera) che sarebbe disastrosa la soluzione del fallimento disegnata dal commissario del Tribunale: “Se ne deduce che questa amministrazione ha sostenuto una ipotesi concordataria nel quale il tribunale ha riscontrato tre fattispecie “atti frodatori posti in essere nel corso delle procedura di concordato- atti posti in essere senza la necessaria autorizzazione- sopravvenuta carenza delle condizioni e/o presupposti di ammissibilità “
CI CHIEDIAMO, SE NE AVESSIMO PARLATO PRIMA, QUESTA “DEFLAGRANTE SITUAZIONE “ POTEVA ESSERE IN PARTE EVITATA ? RETE CIVICA L’AVEVA CHIESTO PER TEMPO INUTILMENTE, ORA INVECE DAL PD SI INVOCA IL GOVERNO E LA REGIONE A COSE FATTE

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