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Dialoghi platonici: KILLING JOKE – Pylon

Creato il 19 gennaio 2016 da Cicciorusso

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Ciccio: Il nuovo dei Killing Joke è bello proprio. Non ne ho parlato perché non sono abbastanza competente per scriverci qualcosa di davvero sensato ma questi giorni lo sto ascoltando a ripetizione. Sentite New Jerusalem, dico.

Charles: E perché, Euphoria? Bello davvero, io li conosco poco ma ‘sto disco merita la playlist. Devo recuperare assolutamente.

Luca Bonetta: Cazzo che pezzone, manco io li ho mai seguiti tanto purtroppo.

Ciccio: Non essendo un loro grande conoscitore, non ne ho scritto per rispetto: sono un gruppo fondamentale che ha influenzato uno scatafascio di roba, dai Ministry agli Helmet, dai Melvins ai Nine Inch Nails. Quei testi, quell’immaginario distopico… Se Pylon ti sta prendendo bene, riparti da Democracy, che è tra quelli un po’ più accessibili.

Il Messicano: Consiglio l’esordio omonimo dell’80. Erano veramente avantissimo ai tempi. E poi il secondo, What’s THIS for…! Drogatevi, però, se no non vale. La copertina del vinile del primo io l’ho vista muoversi più volte mentre il disco andava a palla. Vedete quei tizi neri sulla copertina? Si cambiavano di posto sempre e comunque.

Ciccio: Il primo l’ho consumato, forse non si sente manco più il cd; “avantissimo” è un eufemismo.

Il Messicano: L’ultima volta che li ho sentiti ero ragazzino e ce li sparavamo a casa di uno a cui piacevano, quando ci spaccavamo di bongoni e tiravamo il popper. Ai tempi prendevano bene, ma era facile. Poi davvero mai più inculati. Appena posso lo sento.

Charles: Video porno gay sesso con popper?

Il Messicano: Ai tempi lo prendevamo di contrabbando da uno che conoscevamo che faceva l’infermiere e lo rubava in ospedale, rivendendolo poi in giro a 5000 lire. La fama della “droga da sesso” è arrivata molto dopo. Che disagio, in effetti, ma tant’era.Un bocchinotto da qualche buzzicona ardcorz con la maglietta degli Impact in cambio di una tirata però ci scappava ogni tanto.

Charles: Quando vivevo a Modena lo prendevano tutti ma c’è pure da dire che il livello di coglionaggine era diffusissimo.

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Il Messicano: Ai tempi c’era moltissimo disagio qui in zona, specialmente in certi ambienti. Un tizio di un gruppo con cui all’epoca suonai qualche volta una sera in sala prove andò a pisciare. Dopo mezz’ora non tornava. Era andato a farsi una pera nel cesso e se n’era andato in overdose. Me ne andai subito e non suonai mai più con quelli, però il tipo tutto storto sbavante steso per terra con gli occhi girati me lo ricordo ancora.

Charles: Su in Emilia invece il popper era lo sballo da salotto pre-discoteca dei ricchi figli di papà (un po’ ricchioni) e il loro disagio era solo di tipo intellettuale.

Il Messicano: Giù da noi (ti parlo della seconda metà degli anni ’90, poi non so) era una cosa economica che si trovava facilmente in giro a pochi soldi ed era proprio visto come una cosa da disagiati. Forse col tempo la visione è cambiata anche qui, ma non saprei.

Charles: Io mi riferisco a pochi anni fa, tipo il 2007/2008.

Ciccio: Pure a Cagliari lo vedevo girare a fine anni ’90 ed era considerato da ragazzini o da disagiati. Addirittura di moda 10 anni dopo in Emilia, manco fosse una cosa figa?

Charles: Te lo giuro. Il sabato sera a casa di Jean-Pierre era tutto uno sniffare popper.

Ciccio: Cazzo, ma quella dovrebbe essere gente coi soldi, coca buona no?

Charles: C’era anche chi tirava pacchi di coca ma la cosa, a differenza del popper, non era socialmente accettata.

Ciccio: Dovrebbe essere il contrario, strani questi emiliani.

Charles: Mi ricordo in una delle tante feste di compleanno dello zio che un tizio soprannominato Ceos, dopo una bella sniffata di troca, si arrampicò sulle travi del soffitto che erano altissime e calandosi come uno scimpanzé si scorticò braccia e gambe. Ma non smise mai di ridere.

Luca Bonetta: Comunque ho ascoltato Pylon giusto ieri sera ed è finito diretto in playlist. Qualcuno deve per forza recensirlo o farci in qualche modo un pezzo per gli inizi dell’anno.

Il Messicano: Finisce anche nella mia. Hail.



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