Magazine Diario personale

Dialogo con la morte

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Kisciotte: Cazzo ti hanno, narcotizzato? Ma abbattetelo come un elefante!
Morte: Magari non proprio ora, vorrei gustarmi la partita.
K: Ah, scusa! Però che altro gli auguri a uno che entra in area, rallenta, si ferma imbambolato e gli fottono la palla dai piedi? E adesso ricomincia! Muovi il culo, arapao biondo dei miei coglioni!
M: Secondo me siamo tutti concentrati sulla sua supponenza e non consideriamo che, sotto sotto, il ragazzotto mascheri bene un bel po' di emozione al debutto a un Europeo.
K: Boh, sarà, certo che siamo mosci là davanti. Adesso abbiamo la qualificazione appesa a un filo. Dobbiamo fare tre gol all'Irlanda e sperare che Spagna e Croazia non combinino il pareggio.
M: Mah, io di natura sono ottimista, chi vivrà vedrà. Il pessimismo lo lascio agli altri.
K: Sai cosa mi piace di te? Che non ti prendi mai troppo sul serio. Adoro l'umorismo cinico, al limite del funereo.
M: A proposito di cose serie... ci sarebbe una questione da affrontare.
K: Che succede?
M: Sono finite le patatine.
K: Vado subito in cucina a fare rifornimento. E comunque, pure quell'altro, a fare dichiarazioni idiote sui froci, e tutto contento andava avanti! Con un sorriso da intelligentone: lo Stanlio di Barivecchia.
M: Mah, che vuoi che ti dica. Fidati: l'ignoranza è dura a morire. Fa prima in tempo a spuntarsi la falce.
K: A proposito di falce, non è che anche 'sta volta...
M: No, tranquillo amigo. Ormai mi hai fatto un paiolo tanto che appoggiata sul divano rischia di tagliare il tessuto, e appoggiata alla parete lascia il segno, e cazzi e mazzi. Faccio prima a lasciarla a casa.
K: Potevi sempre lasciarla fuori dalla porta, mi dispiace se ti complico la vita se magari vieni chiamato per un'urgenza.
M: Beh, sai com'è, magari uno la vede appoggiata sulla tromba delle scale, magari me la fottono o, peggio, gli piglia un coccolone. E francamente, vivi e lascia morire, fai pure quello che minchia vuoi della tua esistenza, ma per favore non venirmi a crepare fuori dall'uscio mentre sto guardando una partita di pallone. Che allora ti riporto in vita a calcinculo. Che poi ci pensi dieci volte prima di crepare ancora.
K: Anche un professionista ha diritto alle sue parentesi di svago, diciamocelo! Eheheh
M: Eh, tu fai in fretta a ridere. Oh, ci pensi Kiscio, stai ridendo della Morte! Ahahahah, mica privilegio per tanti. Comunque è una bella seccatura. Quand'è che a uno viene un infarto? Sempre sul più bello, giusto?
K: Solitamente la sfiga ci vede benissimo, sì.
M: Ecco, e si muore una volta sola, dirai tu. Ma io devo sbattermi ogni volta ogni che uno se ne va sul più bello. Sai che allegria. Durante le vacanze, zac, uno crepa in mare, e addio ronfata sotto l'ombrellone. Uno sta trombando e zac, crepa nel coito, e sai che imbarazzo dover andare a recuperare i cocci.
K: Eh beh, inconvenienti del mestiere.
M: D'accordo, ti vengo incontro. Ma non toccatemi il calcio. Urlategli pure che deve morire, accoltellatevi, prendetevi a sprangate, ma per favore andate in prognosi riservata fino al triplice fischio finale. Poi sono tutto vostro, ma non scassatemi la minchia durante il match.
K: Che poi passi da casa, il tempo di prendere la falce, e sono tutto vostro! Hihihi
M: Ma vah, non sarai mica fermo a Brancaleone?! Quando vengo da te mi porto questa, che so che mi sfilacci le palle con i segni sul muro: Heckler & Koch USP silenziata, un gioiellino.
K: Moderno il tipo!
M: C'è chi usa il portatile per lavoro? Questa è il mio tablet.
K: Comunque, grazie alle dichiarazioni di quel pirla di Cecchi Paone ho scoperto cos'è un metrosexual. Etero, omo, bi, metro, trans, trav, non ci si raccapezza più. Tu a proposito, hai preferenze?
M: Io? Guarda, a me basta che siano in carne, che scheletriche mi intristiscono un pochetto. Per il resto basta che respirino... anzi no, basta che siano appena tiepide.
K: Minchia ragazzi! Sei pervertito di brutto!
M: Macché pervertito, ognuno ha i suoi gusti. Magari feticista ecco. Necrofilo. Sai com'è...
K: Vabbeh vado a prendere le patatine dai, che tra poco inizia il secondo tempo.
M: Ecco bravo, renditi utile.
K: Uéh, principessa del pisello.
M: Emmuoviti animale, che ricomincia! Lo sai no che sei la mia oasi di benessere. Tutti a lamentarsi, tutti a piangersi addosso, tutti a menarmela con la partita a scacchi, la gravità dei loro discorsi. Ma ficcatevelo nel culo il cavallo in D5! Che giocare a scacchi mi ha sempre fatto schifo. La mia vita per una partita a Subbuteo, dio madonna! Mi immalinconiscono gli scacchi. Poi ti credo che ti viene da suicidarti.
K: Anche a me gli scacchi non pigliano più di tanto.
M: Sai cosa c'è di bello a venire a farti compagnia? Che a venire a trovare te uno può discorrere di tutto, senza dover recitare una parte. Io in tua compagnia mi sento proprio a mio agio. E poi, non ti offendere, con tutta la sfiga che hai, conversare con te mi tira su di morale. E se te lo dico io, puoi crederci.
K: Mah guarda, io con te parlo volentieri. Senz'obbligo. Altrimenti leggo o mi guardo la tv. Mica dobbiamo discorrere di necrologi e cadaveri. Tanto per fare due chiacchiere. Tanto ognuno alla fine deve grattarsi le proprio rogne
M: Ecco, appunto. Se la sbrigassero un po' da soli, e lasciassero in pace la Morte che avrei anch'io una mia vita di merda da vivere. Cazzo, fossero tutti come te e quel gran figo del Conte.
Rientrano! Muoviti con 'ste patatine dio bono!
K: Vado che ricomincia. Li dobbiamo fare verdi agli Irlandesi!
M: Spaccargli il culo in quattro come ai passeri, dobbiamo!
K: Ah, senti, una domanda seria.
M: Dai minchia che cominciaaaaa!
K: Ci facciamo anche un'altra birretta?
M: Ecchemmelochiediafarefratello?
K.

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