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Dialogo di Sana e della sua (in)Coscienza.

Creato il 26 novembre 2012 da Philomela997 @Philomela997

I Monologhi di Sana – Rubrica

Maledettissima confusione mentale.

Confusione di pensieri

e di desideri.

Strane storie stranianti che se vanno per conto loro,

nella mia testa e non solo.

Sogni troppo, è questo il problema.

Ma è così bello, così dolce, così candidamente spensierato…

Dovresti smetterla, davvero.

Hai ragione.

Lo so.

Ma non voglio…

Allora che farai?

Non lo so, non ci voglio pensare, ci penserò domani.

Rimandare, rimandare, rimandare…come se servisse a qualche cosa!

Debbo decidere ora, serve che lo faccia proprio adesso?

Se provi qualcosa, già sai cos’è…o è fredda o è calda.

No, è caldofredda.

Questo non significa un bel nulla.

È che ho la confusione in testa!

Sei sicura che sia in testa e non altrove?

No, non ne sono affatto sicura. Anzi…

Confusione del cuore?

Sicuramente.

Ma anche del fegato, degli occhi e delle mani.

Sei totalmente confusa!

Che sorpresa…

Colpa dei sogni, te l’ho detto, io.

Ma la realtà è così maledettamente scontata, sempre incerta, sempre sospesa. Con i sogni invece è tutto più semplice; le cose belle accadono, lì, semplici, felici, inaudite, come nei film della mattina di natale.

Ma tu odi il natale.

È vero. Per lo stesso motivo per cui odio tutte le feste comandate: un sacco di gente che non vorresti intorno a cui devi sorridere per forza e dire che va tutto bene.

Ma a te VA tutto bene!

Davvero?

Su, trovami qualcosa che sta andando storto nella tua vita!

In effetti…

E allora perché diavolo hai la confusione?

Mi sembra ovvio, perché non so quello che voglio.

Da quando? Tu sai SEMPRE quello che vuoi.

E ora non lo so, va bene?

Quindi, cosa hai intenzione di fare?

Palle che sei, ti ho già detto che ci penserò domani!

E stasera, a che penserai?

Fa’ differenza?

Eccome! Scommetto che se ti metti a sognare qualcosa di bello domani ti sveglierai col sorriso ebete di chi si è fatto mettere i piedi in testa…

Beh non cambierà proprio un bel niente, invece. Avrò la stessa, identica confusione; è sei mesi che ce l’ho!

Ma confusione di che, io ancora non l’ho capito…

Te l’ho detto…di tutto. È quando non ti fidi più di un istinto che sia uno, anche perché vatti a fidare di un istinto e subito dopo del suo opposto.

Tipo?

Eh, tipo. Tipo quando vedi qualcuno e pensi che ti piace, una cifra.

Eh ma la risposta è facile, qui.

Fammi finire! Dicevo…è come quando vedi qualcuno e pensi che ti piace, una cifra, poi non ci pensi per un po’ e fai spallucce dicendoti che allora non ti piaceva sul serio.

Ed ecco risolto il tuo mistero.

Col cavolo, se poi cambi idea un’altra volta.

Ah ma quando finisce questa tarantella?

È questo il problema, che non finisce, non finisce mai!

E così su tutto…la vuoi questa cosa?

Forse si, forse no…certo sarebbe bello MA e via di negazioni e poi di nuovo si…e poi no…

Ci credo che sei confusa, funzioni a singhiozzo come un alimentatore in corto. 0;1;0;1;0;1:0;1;0;1;0;1;0;1; 0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1;0;1….

E quindi? Che dovrei decidere secondo te? Zero o uno? Caldo o freddo?

Mmmh…caldofreddo?

Te l’avevo detto, io!

 Ecco, ora hai confuso anche me!

Sai che strano, sei la voce della mia coscienza, il mio grillo parlante…sono 26 anni che ti ascolto e poi faccio l’esatto opposto di quello che dici, di cosa ti sorprendi?

Ma infatti mica lo so…è che speravo che crescendo mettessi un po’ di cervello, che imparassi dalle brutte esperienze.

Ma che? Lo sai che sono i bambini crucchi.

Bambini crucchi?

Si dai, quelli che ho visto alla stazione di Lucca tanti anni fa, che correvano e sono caduti sbattendo il muso e invece di frignare  e chiamare la mamma si sono rialzati, sgrullatina ai pantaloni e via a correre di nuovo come prima.

Mh si, mi ricordo. In effetti l’esempio calza a pennello, sei una maledettissima testarda.

Questo però non risolve il nostro problema…

Nostro? No eh, non iniziamo…vedi di non coinvolgermi nei tuoi istinti masochistici a fare SEMPRE la cosa sbagliata.

Ma dai, mica sempre…

Ah no? Quando hai deciso di partire quest’estate? Dai, dimmi che non era una cazzata…meno di 24 ore per attraversare l’Italia, di nuovo.

No, lo era.

Ecco.

E tutte le volte che ti sei attraversata Roma per passare “casualmente” da quelle parti?

Ma non è colpa mia se ero già lì!

O porca, ma ci credevi sul serio in quel “per caso”? Ma sei cretina?

Uffa, detta così sembra che non ne faccia una giusta.

E la maggior parte delle volte è così! Che ti avevo detto io, tutte quelle volte? Resta a casa, a casa!!

E va beh, però mi sono divertita, almeno…

Divertita? Ti devo ricordare che l’ultimo viaggio di ritorno te lo sei fatto piagnucolando?

Beh meglio viversi qualcosa, anche se non era quello che speravi, che nulla….no?

Certo che fare una domanda del genere alla tua parte sensata e razionale ha davvero dell’ironico…

E va bene signorina Sotutt’io, dimmi che dovrei fare, allora.

Semplice: lascia perdere. Dimentica. Elimina. Formatta.

Ma…

E lo vedi allora? Che cavolo me le chiedi a fare, le cose? Solo per il gusto di contraddirmi?

Ma no, è che…cioè insomma, io…non mi va di dimenticare! Ero felice, porca miseria.

E allora buttati, fai i tuoi soliti, insensati salti nel vuoto.

Non so se mi va…o meglio, non è che mi riesca così facile, ora come ora.

E quindi? Che vogliamo fare? Qui non stiamo cavando un ragno da un buco bella mia.

E invece tu, che semplifichi sempre tutto, come se le cose belle si eliminassero con un colpo di spugna.

E invece quelle brutte si, eh?

No ok, manco quelle brutte…

E allora vedi che ho ragione io? Puoi sforzarti in un senso o nell’altro: vuoi dimenticare le cose belle ma poi non avere delusioni o dimenticare quelle brutte e prendere l’ennesima porta in faccia? Perché tanto lo sai che succederà, prima o poi, è matematico.

Ma in verità mi sento come se l’avessi già presa, la porta in faccia.

E allora che cavolo stai ad arrovellarti?

Te l’ho detto…sono maledettamente testarda. Lo sai che se prendo una porta in faccia finisce sempre che provo a sfondarla.

Si, per ritrovarti un sacco di lividi e un bel muro dietro la porta, che furbizia!

Beh, diciamo che avendo già preso la porta sul naso mi dico che peggio di così non può andare…

Ah ah ah, illusa.

E al diavolo, mi hai stufato, tu e i tuoi ragionamenti sensati! La felicità non ha niente di sensato.

Come sarebbe?

Perché le persone sono felici?

C’è sempre un perché…nella maggior parte dei casi perché qualcuno o qualcosa sta soddisfacendo un loro egoistico bisogno.

Che visione poco romantica della cosa, come sei gretta.

È la verità, lo sai anche tu…ma poi che te le dico a fare? Sono quella vocina molesta nella tua testa che ti suggerisce le cose quando svalvoli, per cui se lo penso IO significa che lo stai pensando TU.

Va beh, solo un po’…essere sognatori non vuol dire mica essere scemi.

Se lo dici tu…comunque sia stai abilmente sviando il discorso per non darti una risposta.

Ho deciso.

Ottimo, che hai deciso? Che ho ragione io, vero? Dai, questa volta è innegabile…

No.

Come no?

No! Ho deciso che non decido.

Che diavolo significa?

Caldofreddo! Ho deciso che nessuno dei due supera l’altro per cui…ci penserò domani.

Vuoi aspettare un segno degli dei per una cosa che è tutta dentro di te? Ma non ha un senso…

Ma è inutile, non capisci? La felicità sarà anche quello che dici tu ma alla fine il tuo è solo un ragionamento, i sorrisi non hanno proprio un bel niente a che vedere con la ragione; se ti viene da sorridere vuol dire che sei felice, se non ti viene, no, e a quel paese tutte le spiegazioni razionali.

Cioè mi hai fatto stare qui a ciarlare fino a ora per poi non decidere un bel niente?

Esatto.

Maledetto, molestissimo imp.

Eh eh…va così…che ci vuoi fare? Alla fine se una risposta non ce l’ho non è che ci si possa fare molto…

Non ce l’hai perché non ce la vuoi avere. Scommetto che da qualche parte c’è un pezzettino di te che spera ancora che accada qualcosa di orribilmente felice.

Già.

Bleah. Tu e il tuo smelenso, speranzosissimo sognare…mi fai venire il diabete.

È che sogni troppo poco, dovresti imparare ad avere una visione più romantica della vita.

Se se, va beh, così anche quel poco di sensatezza e cervello che tieni andrebbe a farsi fottere. Basta, mi hai stufato, vado a dormire…ma stavolta si sogna quello che dico io, neh!

Non ti ci provare! Lo sai che è materia mia, quella…

E di notte è materia tua, e di giorno decidi che non decidi…ma si può sapere quando ti deciderai a darmi un po’ retta?

Mmm…alla prossima portata in faccia?

Brava, quando arriverai piagnucolando però non sarò io a consolarti, ti dirò “te l’avevo detto…”

Come fai sempre…buonanotte.

Puoi evitare di fare quel sorriso ebete almeno PRIMA di addormentarti?

Uffa, ma che male c’è? Come sei noiosa…

Ha parlato la povera illusa…l’amore, la verità, l’arte e la bellezza salveranno il mondo! Cazzo di hippie che sei…

Gne, gne, gne…tutta invidia la tua, perché sei rigida, grigia e poco amata.

Azzittati che è meglio, buonanotte.

‘notte.


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