"Ora basta slogan del cazzo. Basta Leopolde." Parole di Maurizio Landini, pronunciate in piazza Indipendenza a Roma subito dopo una carica della polizia che ha manganellato un gruppo di operai della Ast di Terni: tre di loro sono finiti al pronto soccorso. Parole pienamente condivisibili, sacrosante, figlie di una situazione che si fa ogni giorno sempre più insostenibile. Resta da aggiungere: basta tavoli, basta concertazione, basta promesse. Basta elemosine. Si discute quando ne vale la pena, quando ci si trova di fronte ad un interlocutore seriamente disponibile a prestare attenzione alle altrui istanze. Sfortunatamente Matteo Renzi sta all'ascolto come Berlusconi sta alla legalità. I lavoratori, i cassaintegrati, i disoccupati, le famiglie che non arrivano alla fine del mese: figuriamoci se l'adiposo ducetto ha tempo per simili bagatelle, preso com'è fra supercazzole, slides, leopolde e selfie con la D'Urso e il suo pubblico ammaestrato. Renzi e i suoi giovani cortigiani hanno cominciato tutti quanti a fare politica non ancora trentenni: parliamo di gente che nella propria vita non ha mai fatto un beato nulla. E ora si pretende che questi fancazzisti patentati si prendano a cuore i destini dei lavoratori? Di cosa stiamo parlando? Del sindaco di Firenze Nardella che trabocca tanto carisma da riuscire a farsi zittire da un ragazzino quattordicenne? Di Maria Elena Boschi che scrive le leggi sotto l'ascella protettrice - e sotto dettatura - di Denis Verdini e Niccolò Ghedini? Del sottosegretario Sandro Gozi e della sua contagiosa vitalità una spanna inferiore a quella di un cipresso? Della sempreverde Pina Picierno che, quando c'è da sparare una cazzata col botto, è sempre pronta ai blocchi di partenza? A proposito di Pina, questa mattina ad Agorà ha dichiarato: "Sono rimasta molto turbata dalle parole della leader della Cgil, Susanna Camusso, che dice oggi a qualche giornale che il premier Matteo Renzi è al governo per i poteri forti. Potrei ricordare che la Camusso è eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò". Miss 80 Euro parla con cognizione di causa: nel Pd le tessere false le riconoscono ad occhi chiusi. Resto sempre molto turbato quando la Picierno apre bocca. Potrei ricordare che è una cretina siderale, ma non lo farò. Di cosa stiamo parlando? Di miracolati che, grazie ad una serie di fortunose coincidenze e concause storiche, sono riusciti ad imbucarsi nelle stanze dei bottoni senza avere alcuna competenza per farlo. Hanno paragonato Renzi alla Thatcher ma in realtà è qualcosa di diverso, qualcosa di peggio: la lady di ferro, per quanto spietata e mai abbastanza criticata, sapeva bene quello che faceva. Questa nuova generazione di sbarazzini dilettanti che vuole giocare a "Governiamo l'Italia" è una tacca più inguardabile dei berlusconiani: per frivolezza ricordano da vicino la Milano da bere del craxismo e la loro fine potrebbe non essere molto diversa, a meno che Renzi e i suoi non arrivino al capolinea ben prima di quelle che sono le più fosche previsioni. Magari aiutati da un salutare calcio in culo da parte di chi è stanco di parlare con chi proprio non ne vuole sapere di ascoltare.
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"Ora basta slogan del cazzo. Basta Leopolde." Parole di Maurizio Landini, pronunciate in piazza Indipendenza a Roma subito dopo una carica della polizia che ha manganellato un gruppo di operai della Ast di Terni: tre di loro sono finiti al pronto soccorso. Parole pienamente condivisibili, sacrosante, figlie di una situazione che si fa ogni giorno sempre più insostenibile. Resta da aggiungere: basta tavoli, basta concertazione, basta promesse. Basta elemosine. Si discute quando ne vale la pena, quando ci si trova di fronte ad un interlocutore seriamente disponibile a prestare attenzione alle altrui istanze. Sfortunatamente Matteo Renzi sta all'ascolto come Berlusconi sta alla legalità. I lavoratori, i cassaintegrati, i disoccupati, le famiglie che non arrivano alla fine del mese: figuriamoci se l'adiposo ducetto ha tempo per simili bagatelle, preso com'è fra supercazzole, slides, leopolde e selfie con la D'Urso e il suo pubblico ammaestrato. Renzi e i suoi giovani cortigiani hanno cominciato tutti quanti a fare politica non ancora trentenni: parliamo di gente che nella propria vita non ha mai fatto un beato nulla. E ora si pretende che questi fancazzisti patentati si prendano a cuore i destini dei lavoratori? Di cosa stiamo parlando? Del sindaco di Firenze Nardella che trabocca tanto carisma da riuscire a farsi zittire da un ragazzino quattordicenne? Di Maria Elena Boschi che scrive le leggi sotto l'ascella protettrice - e sotto dettatura - di Denis Verdini e Niccolò Ghedini? Del sottosegretario Sandro Gozi e della sua contagiosa vitalità una spanna inferiore a quella di un cipresso? Della sempreverde Pina Picierno che, quando c'è da sparare una cazzata col botto, è sempre pronta ai blocchi di partenza? A proposito di Pina, questa mattina ad Agorà ha dichiarato: "Sono rimasta molto turbata dalle parole della leader della Cgil, Susanna Camusso, che dice oggi a qualche giornale che il premier Matteo Renzi è al governo per i poteri forti. Potrei ricordare che la Camusso è eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò". Miss 80 Euro parla con cognizione di causa: nel Pd le tessere false le riconoscono ad occhi chiusi. Resto sempre molto turbato quando la Picierno apre bocca. Potrei ricordare che è una cretina siderale, ma non lo farò. Di cosa stiamo parlando? Di miracolati che, grazie ad una serie di fortunose coincidenze e concause storiche, sono riusciti ad imbucarsi nelle stanze dei bottoni senza avere alcuna competenza per farlo. Hanno paragonato Renzi alla Thatcher ma in realtà è qualcosa di diverso, qualcosa di peggio: la lady di ferro, per quanto spietata e mai abbastanza criticata, sapeva bene quello che faceva. Questa nuova generazione di sbarazzini dilettanti che vuole giocare a "Governiamo l'Italia" è una tacca più inguardabile dei berlusconiani: per frivolezza ricordano da vicino la Milano da bere del craxismo e la loro fine potrebbe non essere molto diversa, a meno che Renzi e i suoi non arrivino al capolinea ben prima di quelle che sono le più fosche previsioni. Magari aiutati da un salutare calcio in culo da parte di chi è stanco di parlare con chi proprio non ne vuole sapere di ascoltare.
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