Magazine Architettura e Design

Dialogo materico

Creato il 02 aprile 2014 da Alchimag
MarzioRusconiClerici
MarzioRusconiClerici
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MarzioRusconiClerici
MarzioRusconiClerici
MarzioRusconiClerici
MarzioRusconiClerici
MarzioRusconiClerici
Loris Cecchini
Loris Cecchini
Guido Garotti
Guido Garotti
Guido Garotti
Guido Garotti
Bertozzi e Casoni
Bertozzi e Casoni
Bertozzi e Casoni
Bertozzi e Casoni
Bertozzi e Casoni
Bertozzi e Casoni
MAD – Material Art Design viaggio alla scoperta dell’autoproduzioneLoris CecchiniMarzio Rusconi ClericiBertozzi & Casoni Guido Garotti

Il fine della mostra (alla Fondazione Rivolidue a Milano fino al 26 aprile) è quello di analizzare il differente, ma allo stesso tempo complementare, approccio alla lavorazione della materia e di confrontare due modalità espressive che, seppur distinte nel loro linguaggio, presentano particolari affinità e punti in comune: se da un lato, l’artista raggiunge il pubblico attraverso il valore immateriale dell’opera, il designer si confronta direttamente con la realtà, prendendone spunto per creare oggetti finalizzati a un suo miglioramento e perfezionamento.

Loris Cecchini presenta The polychromesandsessions (policarbonato protetto UV, sabbia silicea, pigmenti puri, optical lighting film, alluminio), appartenente a un ciclo di opere che si presentano come campiture geometriche di colore, incastonate in frammenti architettonici. Nello specifico è composta da una lunga texture orizzontale fatta di sabbie e pigmento puro depositati all’interno di pannelli alveolari in policarbonato.

Liquified (metacrilato, pvc, policarbonato, legno, ferro, parti elettriche) è di Marzio Rusconi Clerici che prosegue una ricerca iniziata tempo addietro con la famiglia di lampade Shakti per Kundalini, dove partendo dal cilindro in metacrilato, come geometria primaria elementare, si va a reinventare nuove geometrie articolate e organiche.

Bertozzi&Casoni propongono Barili (terraglia e semirefrattario) di petrolio sporchi e incrostati, che contengono rifiuti di ogni genere e che offrono alloggio a uccelli come il pappagallo e la civetta. Le indagini che i due artisti svolgono sulla realtà, offrono un mezzo per sollecitare incertezza e inquietudine. Ricreando la leggerezza delle piume, la ruvidità dei grumi di terra, la pastosità oleosa e densa del petrolio, Bertozzi & Casoni invitano a scoprire quanto di misterioso è contenuto in ogni singola manifestazione dell’universo che circonda l’uomo.

Guido Garotti firma l’installazione Bacchanalia, dove l’idea classica della conchiglia, metafora di fertilità e femminilità, è stata trasposta nel contesto del cibo, allargando il tema a una controparte maschile: il fusillo. Creato come celebrazione di fertilità e di vita, il progetto prevede l’esposizione dei pezzi su un basamento a terra che ne esalta i corpi sinuosi e il colore brillante.

Il percorso espositivo si completa con una project room, nel quale s’incontrano i progetti e i prodotti realizzati in materiale plastico o in terracotta e ceramica, di alcuni giovani, provenienti dalle scuole italiane di design più accreditate: Eugenio Vannoni (San Marino/IUAV), Chen Wei Chih (Naba, Nuova Accademia di Belle Arti), Alessandro Trapletti, Matteo Marconi, Stefano Crivaro (IED), Elisa Sabrina Bizzotto, Elisa De Berti, Lucia Francia (Scuola del Design – Politecnico di Milano), Marco Torosani (Accademia di Belle Arti di Brera).

(G.L.R. – C.R.)

www.rivolidue.org

www.milanosiautoproducedesign.com


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