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Diamond Head - Il diamante dimenticato

Creato il 10 ottobre 2010 da Lesto82

LO SPELEOLOGO

 

di NICOLAS ICARDI

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I Diamond Head nascono nel 1976 a Stourbridge in Inghilterra.Sono uno dei primi gruppi della New Wave Of British Heavy Metal, più che un genere una vera e propria scuola musicale nata in Inghilterra alla fine dei '70. Si proponeva di rinverdire l'hard alla Led Zeppelin e l'heavy dei Black Sabbath tramite iniezioni di suoni elementari e grezzi, derivati spesso dal punk. Tra i gruppi fondatori e più conosciuti di questo genere, seppur con sonorità diverse, vi erano gli Iron Maiden, i Judas Priest, i Motörhead.Tra quelli meno conosciuti all'epoca vi erano i Diamond Head che hanno, con il loro primo album, segnato la storia del metal, ma il riconoscimento è arrivato loro in modo tardivo. Se qualcuno li conosce oggi, lo deve quasi ed esclusivamente ai Metallica, che hanno pubblicizzato ed eseguito live le loro canzoni. I Metallica sono stati ispirati dai Diamond Head e anche grazie a loro hanno venduto più di 50 milioni di dischi. Il loro album di debutto viene registrato nel 1979, quando decisero di autopubblicarselo sotto un etichetta indipendente perche non trovavano un contratto discografico.Viene nominato "The White Album" per la sua cover bianca con gli autografi dei componenti, e veniva venduto nei loro concerti non avendo una distribuzione. Più avanti verrà ristampato varie volte sotto il nome di "Lightning To The Nations". Possiamo considerare questo album il punto di congiunzione tra i Led Zeppelin/Deep Purple e i Metallica/Megadeath. La line-up originale era formata dal carismatico Sean Harris alla voce e chitarra ritmica, il chitarrista Brian Tatler, il bassista Colin Kimberley e il batterista Duncan Scott. Uno schieramento che presenta tutti membri tecnicamente eccellenti, e con due geni musicali come Harris e Tatler (il primo è fra i migliori cantanti del Metal britannico, il secondo fra i migliori guitar hero dell'epoca):non poteva che uscirne un capolavoro. I riff sono abilmente camuffati in stile Hard Rock e con una corretta chiave interpretativa, quella usata poi dai Metallica, si poteva capire che erano già metal. Sean Harris canta come Robert Plant degli Zeppelin, Brian Tatler è metà Hard e metà Metal, Colin Kimberley è già un bassista heavy, ed è lui la colonna portante della sezione ritmica, Duncan Scott segue dei ritmi classici, forse troppo poco potenti (questo è uno dei fattori che mette questo album nel limbo tra Hard Rock e Heavy Metal), ma ciò non è assolutamente un difetto. Dopo questo album pubblicarono "Borrowed Time" nel 1982 dove si riproponeva il materiale dell'esordio con qualche aggiunta e poi l'anno dopo senza Duncan Scott e Colin Kimberly, licenziati su pressione della casa discografica, virarono verso sonorità progressive con l'album "Canterbury", i fan la presero male e dopo varie vicissitudini il gruppo si sciolse. Si riformano poi negli anni '90 e quindi nel 2000 andando avanti fino ai giorni nostri, cambiando quasi tutti gli elementi del gruppo originale tranne il chitarrista Tatler.Hanno pubblicato anche nuovi album ma il meglio ormai lo hanno già dato con il loro primo album tra le perle del metal e del rock in generale.
Da "Lightning To The Nations" si dovrebbero ascoltare tutte le tracce essendo tutte dei classici del Metal, io ve ne propongo quattro:
"Am I Evil", inizia in modo molto simile ad una marcia, poi la chitarra, dopo il veloce assolo, attacca con un riff oscuro portandoci fino al ritornello. "Am I Evil? Yes, I Am" è una frase che ogni metallaro dovrebbe conoscere. La canzone è aggressiva, ma come se non bastasse aumenta ancora di tono e velocità. Pure la sterile batteria trova una certa aggressività. E' una pietra miliare indiscussa del rock, non c'è cover che la possa eguagliare.
"Sucking My Love", musicalmente è veramente geniale, una delle gemme del metal di ogni tempo, è il brano più lungo (9.31), più complesso come struttura degli altri e dove Harris si avvicina maggiormente a Robert Plant, con tanto di gemiti orgasmici. Bellissimi i due assoli centrali, dove anche la fuga solitaria del basso trova gloria. Chiunque si avvicini al Metal deve partire da qui.
"The Prince", scatenata e piena di energia. Il basso è quasi al volume della chitarra, Tatler dipinge un favoloso assolo nel bel mezzo della canzone, mentre la batteria, come già stato detto, ha sempre quel limite di non incidere quanto il basso nella sezione ritmica. Veramente poetico l'assolo melodico centrale, sei minuti di puro heavy metal potente e veloce.
"Helpless" parte a passo di carica, che segue più o meno le coordinate di The Prince, ma ancora più veloce, il ritmo varia e il cantato è molto coinvolgente. Un capolavoro assoluto.
Questo album è un classico, tra i dieci album più importanti della musica Metal, ed è uno dei primi album del movimento a risultare effettivamente un capolavoro ed a ispirare migliaia di gruppi. Contiene musica potente e sempre fresca, puro british metal da ascoltare ed amare.

 

pagina wikipedia

 

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AM I EVIL?   -   1980

SUCKING MY LOVE - 1980 Audio

THE PRINCE - 1980 Audio

HELPLESS - 1980 Audio

APPUNTAMENTO A DOMENICA PROSSIMA CON UNA NUOVA PUNTATA...


 


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