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Diana il film? Meglio uno sceneggiato pomeridiano

Creato il 12 ottobre 2013 da Moviestyle @federicochim

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Brutto, veramente brutto. Basta poco per bocciare senza possibilità di appello Diana, il film sulla Principessa più famosa ed amata del mondo diretto da Oliver Hirschbiegel e interpretato da Naomi Watts.
Dialoghi banali, frasi fatte, scene che potremmo facilmente trovare nel peggior Moccia, rendono la trasposizione cinematografica della vita della Principessa una melassa mal confezioanta e troppo retorica, degna di essere trasmessa nel primo pomeriggio di Rete4, magari nello spazio lasciato libero da Sentieri.
113 minuti che raccontano gli ultimi due anni di vita della Principessa del Galles, tutti incentrati sulla storia d’amore tra la madre di William e Harry e Hasnat Khan (interpretato da Naveen Andrews) un apprezzato cardiochirurgo, che ovviamente prende totalmente le distanze dal film dichiarando che molte delle scene e dei riferimenti alla loro storia sono inventati e totalmente frutto della fantasia.

E meno male!! Il mondo ha conosciuto Diana come un Principessa sempre sorridente e combattiva, amica delle star e degli stilisti più famosi, che viaggiava in Africa perché voleva realmente  far qualcosa per la povera gente, che donava milioni di dollari per la ricerca sul Virus dell’HIV e per questo ricevette consensi e attestati di stima in tutto il mondo.
Sposò un Principe con le guanciotte rosse, da sempre innamorato di una donna “racchia” ed ingombrante, subì il divorzio più chiacchierato della storia, ma riuscì ad essere una buona madre amata in modo viscerale dai figlioletti nonostante la difficile area che si respirava a corte.

Tutto questo nel film non compare, ne esce fuori invece una Diana stupidotta, quasi ignorantella che per far colpo sul medico parte in missoni delle quali poco gliene frega, che inizia una storia con Dodi Al-Fayed solo per far ingelosire il medico troppo timido e riservato.

Purtroppo un film sbagliato sotto tutti i punti di vista, che annoia dalle prime scene e continua tremendamente ad annoiare fino alla fine, generando quasi una sensazione di fastidio assistendo inermi alle idiozie rappresentate.
Risparmiate i 10 euro del biglietto e conservateli per il prossimo spettacolo!


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