Diario 9 Glasgow

Caro post di viaggio...
Prendiamo il treno direzione Glasgow, anche questa volta senza prenotare nulla nella speranza di trovare posto nell'ostello, che alla fine rappresenta la migliore sistemazione possibile perché ti permette di constatare l'incredibile dote innata degli italiani nel cucinare e da molte buone possibilità di conoscere altre persone.
[ricordatemi di scrivere un post in inglese dove spiego che l'acqua deve bollire e deve rimanere così per tutta la cottura della pasta, altrimenti diventa lessa]
L'ostello come tutte le altre sistemazioni era ovviamente in salita, ormai cosa sicura quanto la pioggia, ma come se non bastasse la stanza era al terzo piano (senza ascensore)! Praticamente ci si arrivava in cordata con la fune!!
Anche questa volta ci becchiamo una camerata con bagno insieme a 4 tedeschi in tour (che torneranno anche più giù nel post)
Glasgow non è che sia particolarmente bella, motivo per cui si è tentato lo shopping ma anche questa volta con scarsi risultati: le cose che costano poco, valgono poco! C'è ad esempio primemarcket che (s)vende l'abbigliamento, ma è tutta roba cinese dove il sintetico regna sovrano.
Nella via principale c'era una band locale che suonava musica tradizionale.
Nella cucina dell'ostello purtroppo nessun buon incontro: un gruppo di 4 tedeschi che stava cucina cercando di fare la pizza, ma sorvolerei volentieri sugli ingredienti e la preparazione... So tedeschi!
Per fortuna che nella rutine dei giri pre-uscita serale c'è un giro nelle stanze comuni, che mi ha permesso di notare un paio di ragazze che stavano una leggendo e l'altra al pc, poiché erano dall'aria simpatica ed erano anche carine, parlarci era d'obbligo e con le mie grandi doti, semplificate dalla banalità della prima domanda "where are you from?" iniziano una serie di conversazioni..
(questa parte potrebbe essere molto lunga, è il fulcro della giornata)
Una era tedesca, l'altra americana dell'Ohio. E qui arrivano i nostri 4 tedeschi che sentendo che la prima era tedesca si aggiungono al cerchio, insieme alle loro 2 cassette si birre... So tedeschi!
Ogni tanto tendo ad un leggero egocentrismo e tendenza alla leadership, quindi tra una battuta e l'altra ho fatto girare un po' di domande "nome", "che giro fate", per poi passare ad "hobbies", "piatti tipici", "lavoro/studio" e altre cose che non ricordo, ovviamente dirigevo io il tutto..
La parte più bella erano i silenzi imbarazzanti, dove i tedeschi cominciavano a guardarsi intorno non sapendo cosa dire o fare! Interrotti da una mia battuta ("oh, una mosca!") o un nuovo giro di domande.
L'americana, che ha "uno degli accenti più scemi" studia archeologia, la tedesca ha finito il liceo e iniziava architettura, i tedeschi erano pompieri.
Il cerchio, non solo in senso metaforico, si allarga a questo punto con un nuovo entrante: un portoghese sulla 40ina che era pompiere anch'esso, troppo logorroico però!
Dopo un po' arrivano altri due individui: una svizzera che parlava italiano, tedesco, inglese, francese, spagnolo e non so che altro, ed un inglese che si è presentato con "secondo voi di dove sono?" perché aveva lineamenti tendenti al cinese o comunque alla zona asiatica. Molto simpatico, infatti ci siamo presi un po' per il culo durante la serata.
I tedeschi alla 3a lattina di birra "di giorno non beviamo", sono andati a letto, da qui in poi con le domande di "gruppo" ormai finite il gruppo si è "smembrato" passando a conversazioni a 2 o 3, con solo la riunificazione ogni tanto per qualche battuta o presa per il culo..
Io sono stato a parlare con la tedesca e c'erano persone che si chiedevano : "mi chiedo come fa lei a capire quando parli", me lo chiedo anche io come faccia la gente a capirmi, devo assolutamente prendere in mano un libro di grammatica... inglese ovviamente, per l'italiano ormai non ci sono più speranze.
Ci salutiamo tutti scambiandoci le email/facebook.**Entra nel blog e clicca sul +1 di google per migliorare la mia posizione tra i risultati delle ricerche ;)**