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Diario / a me gli occhi

Creato il 27 marzo 2013 da Secondo Lucy

DIARIO / A ME GLI OCCHI

una delle parole più concise e di difficile traduzione al mondo, dal lessico Yahgan


Tempo fa Claudia (Piccolo Spazio Vitale), ha postato su Instagram la frase qui sopra. Ieri camminando per strada, come spesso mi succede, senza rendermene conto o per curiosità, ho fissato negli occhi un ragazzo che evidentemente ha frainteso.
Da qui il post viene da se.
Un classico senza tempo: si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, o più banalmente riassumo, un'occhiata è più chiara spesso di mille parole. Sarà sempre vero?
Qui c'è da dirlo, scrive una che ha la fama da sempre, di parlare decisamente troppo; questo genera nelle persone la convinzione che io sia particolarmente espansiva e che mi racconti con facilità. Al contrario, parlo molto, ma da sempre tengo a distanza tutti (o quasi), da ciò che mi passa realmente per la testa (quello lo tengo ben custodito) e sul mio privato che espongo in maniera superficiale (molto più di quanto sembri). Non parlo a vanvera, o almeno spero, ma non sempre le mie parole, i miei tanti discorsi sono esplicativi quanto la mia espressione.
Quella direi, mi frega sempre.
DIARIO / A ME GLI OCCHI

OCCHI CHE FRAINTENDONO
Sono per natura curiosa, cammino guardando i piedi delle persone (spesso le ragazze, che si sa hanno scarpe più interessanti) o guardando negli occhi i visi in cui mi imbatto. Spesso il mio sguardo è frainteso, le ragazze di cui magari ammiro le calzature pensano che ne sia inorridita, chi fisso negli occhi non capisce e ricambia lo sguardo 'seguendomi' a sua volta, e mi accorgo così di essere stata ancora una volta fraintesa.
OCCHI CHE TRADISCONO
Ci cono poi gli sguardi che tradiscono le parole. Qui lui lo ammetto, è un grande esperto. Posso dirgli che tutto va bene, che si, mi piace il regalo ricevuto e no, non sono assolutamente arrabbiata. Però poi basta guardarmi per capire che sto mentendo, magari nemmeno troppo consapevolmente.
OCCHI CHE SI NASCONDONO
Gli occhi che si sottraggono, perchè alle volte sostenere lo sguardo di qualcuno può risultare difficile. Non si ha voglia ti capisca, ti fraintenda, ti susciti qualcosa, comprenda quello che ti passa per la testa. Quindi ecco la testa bassa, gli occhi che guardano altrove, la ricerca di un punto fisso che giustifichi il nostro nascondino.
E poi? Poi c'è Mamihlapinatapai, e chi l'ha provato sa.


DIARIO / A ME GLI OCCHI

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