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Diario d'agosto: breve commento sullo sciopero dei calciatori

Creato il 27 agosto 2011 da Calcisulcalcio
DIARIO D'AGOSTO: BREVE COMMENTO SULLO SCIOPERO DEI CALCIATORI

Quest'oggi Diario D'Agosto torna, anzi, per la prima volta ne viene invaso, dalla linea editoriale "originale" non del blog, ma di chi scrive queste righe nello specifico. Non so se i più "recenti" tra voi fedelissimi di Calci Sul Calcio ricordino di cosa sto parlando, ma non voglio neanche annoiare i veterani che invece lo sanno benissimo, perciò mi limiterò a sottolineare che il sottoscritto una volta non era sempre così professionale e distaccato come cerca di essere attualmente, pur con gli ovvi e forse naturali "scivoloni" momentanei... Tornando quindi per un istante a meno professionali e distaccate ma forse più sane e naturali considerazioni, mi limito ad esprimere un breve commento sullo "sciopero dei calciatori" che oggi ha invaso i media. Ma brutti imbe...llettati professionisti di 'sta min...iera d'oro con tacchetti al posto dei neuroni, non vi è venuto in mente che la sicurezza e la tutela contrattuale che vi lamentate tanto di non aver più sottomano, la maggior parte degli Italiani non ricorda neanche cosa sia, visto quanto tempo è che non ne sente più parlare? Tanto più che con i vostri stipendi d'oro, eroi dei miei co...inquilini, anche se perdeste tutti esattamente oggi e per il resto della vita quello che con grande coraggio insistete a chiamare lavoro, avreste comunque di che far campare generazioni della vostra discendenza. Forse e per la prima volta mi sento di dar ragione agli ultrà, che dopo la notizia hanno promesso di non andare più allo stadio e finalmente sembra si stiano rendendo conto di che pasta, o meglio carta, filigranata, sono fatti i loro idoli. Ma tanto so benissimo che, passata la bufera, tutti dimenticheranno e torneranno ad idolatrare grandissimi co...inquilini che, tranne rare eccezioni, non sono altro che mercenari abituati a navigare nell'oro, l'ennesima delle caste di cui è fatto, e che stanno disfacendo, quello che una volta era un bel paese. Concludendo, grandissimi imbe...llettati professionisti, è vero che lo sciopero è un diritto sacrosanto, ma bisognerebbe avere la decenza di usarlo per motivi seri, non per difendere ad oltranza la propria stanza dorata in faccia a chi campa con 600 euro in nero al mese.

Andrea Mariani

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