Diario d'agosto - isole senza legge in acque internazionali. speciale follie e scommesse.

Techtopia. Una follia per molti, un sogno per altri, sicuramente una scommessa per il multimiliardario Peter Thiel, creatore del servizio PayPal di pagamenti on-line, e fra i primi finanziatori di Facebook.
Il magnate noto per la sua maniera inusuale di provocare, ma anche per il fiuto affaristico sopra la media, lancia la sfida del nuovo decennio, progettare, creare e rendere autonome delle vere e proprie isole artificiali su megapalafitte in acque internazionali. Ma andiamo per ordine.

Perchè?
In acque internazionali non sono in vigore le leggi che regolano le singole nazioni, ma ancora più importante nessuna legge economica.
Quindi dei veri e propri paradisi fiscali, con l'esenzione delle imposte, l'assenza di assistenza sociale, di regolamentazioni sull'edilizia, l'assenza di convenzioni morali e via dicendo, dove sperimentare nuove forme di governo e di vita in comunità, tenendo presente però che dove non ci sono regole non è sicuro che ci sia buon senso.
Non avere un governo imposto dalla nazione in cui si nasce, ma sceglierne uno di propria iniziativa (..sempre che ci sia realmente da scegliere).

Come?
Il megaimprenditore ha già stanziato circa 1 milione e 750 mila dollari per il progetto, e annuncia che a partire dal prossimo anno ed entro il 2019 verrà lanciata a largo della costa di San Francisco una flottiglia di uffici per manager, tanto per provare la fattibilità sul campo, ma comunque alla portata di pochi e straricchi utenti.

Le micro-nazioni vere e proprie invece dovrebbero sorgere su strutture simili alle piattaforme petrolifere, per un peso di circa 12mila tonnellate, avere la possibilità di essere trasportate e ospitare un massimo di 270 abitanti. L'obiettivo di Thiel e del Seasteading Institute è quello di costruire una rete integrata e collegata di isole capace di ospitare, entro il 2050, dieci milioni di residenti.

Commento
Quello che certamente potrebbe essere un progetto innovativo e con forti elementi di futurismo non tiene però conto di un fattore fondamentale. La mente umana. Ormai completamente assoggettata al denaro, ai principi del potere, al raggiungere un obiettivo ad ogni costo, probabilmente manderebbe velocemente in frantumi questo fantascentifico mondo su palafitta.

Come nei peggiori thriller\horror, ogni isola inizierebbe ad evere "un mostro", o come minimo grazie alle enormi agevolazioni fiscali, e l'assenza di leggi, attirerebbe a se un sistema mafioso da ogni parte del pianeta e probabilmente le isolette finirebbero per implodere (...magari!?).

E se la frase di Thiel "Non ci preoccupiamo troppo degli scettici perché fino a quando crederanno che il progetto è impossibile non ci prenderanno mai sul serio. E non proveranno a fermarci fino a quando ormai sarà troppo tardi" a molti fa sorridere, a me fa venire i brividi perchè con gli anni ho imparato un pò a conoscere il genere umano, soprattutto quello in grado col denaro e le ricchezze di ambire ad un progetto del genere.

di Cristian Amadei