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DIARIO D'AGOSTO - Per Renzo Bossi lezioni Cepu a domicilio

Creato il 17 agosto 2011 da Calcisulcalcio
DIARIO D'AGOSTO - Per Renzo Bossi lezioni Cepu a domicilio(Tratto da Il Corriere Della Sera, Cronaca\Milan0)

Eletto al consiglio regionale della Lombardia, sempre al fianco del padre Umberto nei raduni ufficiali della Lega, persino impegnato a recuperare le sue origini siciliane (per parte di madre) con un viaggio a Favara: insomma, sempre più lanciato. Eppure con i libri di scuola Renzo Bossi, soprannominato dal padre stesso «il Trota», ha ancora parecchie difficoltà.

Superato finalmente, dopo vari tentativi, lo scoglio dell’esame di maturità (nel 2008 aveva tentato inutilmente per due volte, facendo ricorso al Tar, al liceo scientifico del Collegio arcivescovile Bentivoglio di Tradate), ora l’aspirante «delfino» del Carroccio si scontra con gli esami della facoltà di Economia. E ha bisogno di aiuto, al punto tale che il patron del Cepu ha organizzato per lui una formula ad hoc, con i tutor che gli fanno lezione a domicilio. Inoltre, per l’illustre allievo, è tutto gratis.

TRATTAMENTO DI FAVORE - Secondo quanto rivelato da Vanity Fair nell’articolo «Il Cepu ha pescato la Trota», visti i pressanti impegni politici del giovane Bossi (classe 1988), non è lui ad andare in classe a seguire le lezioni, ma sono gli insegnanti di sostegno del Cepu che si recano direttamente a casa sua. L’istituto organizza corsi per ogni esigenza e prezzo, ma per nessun altro sono contemplate lezioni a domicilio.

Inoltre, tutte le spese sarebbero sostenute da Francesco Polidori, che già paga per i corsi delle tre «olgettine» Iris Berardi, Aris Espinosa e Ioana Visan. Questa attenzione per rampolli e rampolle vicini al centrodestra, nota Vanity Fair, stupisce chi conosce Polidori da anni: all’inizio della sua carriera imprenditoriale, infatti, aveva legami strettissimi con Antonio Di Pietro, che nel 1995 partecipò attivamente alla fondazione del Cepu prestando la sua immagine per le prime campagne pubblicitarie e tenendo seminari di Tecnica processuale nelle sue sedi.

Il collega Daniele Coltrinari mi aveva esortato a non scrivere oggi, perchè in fondo era agosto, nella settimana in cui quasi tutti vanno in ferie, oltretutto era anche "17" come giorno del mese e la superstizione un pò fa parte delle nostre vite, e per ultima, preparando il programma di agosto suddiviso tra i tre collaboratori era stato dimenticato questo giorno.

Nonostante la marea di ragioni fornitemi dal collega, ho deciso di pubblicare anche oggi, e non tanto per dovere di buon direttore, o per stacanovismo, ma semplicemente perchè quando si ha l'opportunità di scrivere, di informare, di parlare ai lettori, è giusto farlo, qualsiasi sia il giorno o l'avversa motivazione.
Tuttavia per esorcizzare la sfiga, ho scelto di parlarvi di uno sfigato, il figlio del senatur Bossi, il "pluripresoingiro" carissimo "Trota".

Come si evince dall'articolo riportato sopra, è tuttaltro che sfortunato ad un occhio non allenato: stipendio da collaboratore della regione, insegnanti che ti vengono ad offrire i loro servigi a casa propria, una villa mastodontica, agganci politici a non finire, e una stuola di lacchè sempre pronti al dovere ovunque vada.

Bè invece ai miei occhi sarà per sempre uno sfigato, poco incline a sviluppare l'intelligenza che dio gli ha donato (...poca), sempre nell'ombra del padre, con ideali di disgregazione delle masse, sempre sulle pagine dei giornali come lo scemo del villaggio...

Sarò pazzo, ma preferisco di gran lunga la mia dolce piccola esistenza di giornalista squattrinato, acculturato quel tanto che basta a far lavorare il cervello nella giusta direzione e non buttarlo, innamorato della scrittura e di una fatina di nome Sandrina, spesso soffocato dai buffi che riempiono la quotidianità, ma sommerso dalle risate degli amici e della suddetta fatina, sempre pronti a tirarti su e farti vedere le cose da un'altra prospettiva.

A conti fatti, ditemi un pò voi, chi è lo sfigato tra me e "il Trota" ??

DI CRISTIAN AMADEI

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