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Diario di un sopravvissuto agli Zombie dal web alla carta stampata e, infine, al grande schermo

Creato il 19 febbraio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

La trilogia Diario di un sopravvissuto agli Zombie (titolo originale Day by day Armageddon) dovrebbe essere già nota a chi, come me, ama gli zombi. Nata dalla penna di J.L. Bourne essa va annoverata insieme a Manuale per sopravvivere agli zombie e World War Z – La guerra mondiale degli zombi  di Max Brooks tra le più riuscite e avvincenti opere letterarie moderne a tema zombie.

I romanzi hanno una buone probabilità di diventare un film e darne notizia è lo stesso autore tramite il suo sito internet

J.L. Bourne sta attualmente lavorando con Legend Group Studios ad un piano per portare Day by Day Armageddon (nome originale della serie) su un differente media.

Al momento non è dato da sapersi altro, ma non appena ci saranno degli sviluppi non mancherò di tenervi aggiornati.

Per chi fosse interessato di seguito troverà qualche informazione sulla trilogia di romanzi di J.L. Bourne.

Bourne è un ufficiale della Marina Militare americana con all’attivo oltre 60 missioni sul campo in tutto il mondo e una passione per la scrittura che lo ha portato ad esordire nella scrittura con Diario di un sopravvissuto agli zombie. Nato sotto forma di diario personale in cui raccontava gli orrori della guerra, solo che i protagonisti erano gli zombie. Presto il diario si è trasferito sul web, dove Bourne pubblicava il suo lavoro pezzo dopo pezzo, come un vero diario. Le storie che l’autore pubblicava su internet sono state raggruppate e sono sbarcate in libreria dopo aver generato un vero e proprio culto sul web. In Italia i suoi libri sono editi da Multiplayer.it Edizioni.

 

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Il primo volume della trilogia racconta, nella forma di diario personale, ciò che capita ad un ufficiale della Marina Statunitense allo scoppio di un’epidemia zombi. Questo primo libro copre un periodo di quasi cinque mesi (dal 1 Gennaio al 19 Maggio) e attraverso le parole e le disavventure che il protagonista vive saremo condotti nel pieno di un’apocalisse zombi. Il tutto parte dalla Cina: quella che all’apparenza sembra essere una banale influenza in brevissimo tempo divorerà (in tutti i sensi) il genere umano. Nel corso della storia il nostro eroe incontrerà vari personaggi più o meno amichevoli e compagni fidati (dal simpatico e gioviale vicino di casa ad una coppia con una figlia piccola). Seguiremo gli spostamenti, le battaglie e le difficoltà incontrate dallo sparuto gruppo di sopravvissuti che, al termine del romanzo, riescono a rifugiarsi in una base militare: l’Hotel 23.

 

Diario di un sopravvissuto agli Zombie - v.2 - Oltre l'esilio

Oltre l’esilio, il seguito di Diario di un sopravvissuto agli Zombie, inizia esattamente dove ha termine il precedente libro. Il nostro protagonista, senza volerlo, diventerà uno dei pochi punti dei riferimento per migliaia di sopravvissuti. In questo secondo volume si assiste ad una reazione degli “ultimi uomini della terra”che caparbiamente e a rischio della loro stessa vita cercano di  ricostruire una civiltà. Il finale è di quelli che svela e non svela, ma che lascia spiazzati e rosi dalla curiosità.

 

La Clessidra Infranta – Diario di un sopravvissuto agli Zombie

La clessidra infranta: ovvero il terzo e, al momento, ultimo capitolo della saga. L’autore spiazza il lettore perché ci si trova non più a leggere un diario (poche saranno le annotazioni del militare che abbiamo fin qui seguito) bensì a seguire storie diverse di molti gruppi che, una volta unite, formano un intreccio complesso e articolato come un orologio svizzero: ogni mossa è collegata a quella di persone distanti anche centinaia di miglia di distanza e ogni più piccolo errore può causare la morte di centinai di persone o la sopravvivenza stessa dell’umanità.

 

Molto curata e intrigante la parte grafica dei romanzi: essa presenta note scritte a mano, correzioni, schizzi e macchie di caffè/sporcizia/sangue per meglio far immedesimare il lettore.

Il fatto che l’autore sia egli stesso un militare permette di avere un’idea di come un apocalisse zombie andrebbe affrontata. Gli unici punti negativi della storia, spulciando commenti sulla rete, si trovano nell’eccessiva mole di tecnicismi, che potrebbe disorientare qualche lettore creando difficoltà nel seguire lo svolgersi degli eventi. A mio modesto parere la precisione dell’autore rende il tutto solo più credibile e verosimile.Spero di avervi invogliato alla lettura di questa piccola-grande epopea zombi!

Andrea Bianciardi


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