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Diario di una giornata senza Aruba

Creato il 30 aprile 2011 da Mriitan @MassiRiitano

Cominciamo dall’inizio.

Diario di una giornata senza Aruba

Come ogni mattina apro il mio blog e verifico gli accessi del giorno precedente. C’è qualcosa che non va la connessione è lentissima, mi arriva uno strano messaggio dal browser, prova a connettermi ad altro sito, stessa cosa. Altri siti invece regolarmente compaiono. Sarà successo qualcosa nel firewall, qualche problema con il browser, boh. Senza saper ne leggere ne scrivere prova con altro browser, stessa cosa…restarto il PC, idem.

Vabbè sarà la nostra rete interna, sono le 9.00 comincio a lavorare.

Smaltisco un pò di cose e faccio una puntatina per vedere se ci sono novità, nulla.

Inserisco due paroline magiche in Google e si scopre l’arcano. “Aruba ko” le parole inserite e viene fuori la notizia. Alle 4 del mattino del 29 per un problema alle batterie degli UPS della WebFarm Aruba vengono chiusi tutti i server dove sono depositati una cosa come un milione e mezzo di siti. Si può capire l’impatto devastante di questa cosa, soprattutto alla luce del fatto che il ripristino definitivo di tutti è ancora in divenire, ora che sono le 23.30.

Aruba è dovuta correre ai ripari aprendo un account su Twitter dove comunicava la situazione e gli aggiornamenti. Con due soli tweet aveva già quasi 5000 persone che la seguivano, un evento fuori da ogni immaginario.

La giornata si è poi dipanata tra qualche notizia ufficiale (davvero poche) e tanti prese in giro da parte di chi non aveva Aruba come servizio hosting e chi invece dava anche segnali diversi. Personalmente ho sempre avuto siti su Aruba, dal mio primo dominio all’attuale dogbikers. Mai un problema, supporto adeguato e servizi che erano quelli che mi servivano. Ma tanti i denigratori e tanti i bontemponi che hanno twittato battute simpaticissime sull’accaduto.

Certo è che i sistemisti di Aruba non stanno passando un bel week end e a loro la mia solidarietà.

La cosa che non mi è piaciuta sul comportamento della società è stato quello di non mettere nella loro pagina principale un riferimento all’accaduto, riportando i bollettini in parti del sito molto nascoste, e soprattutto il diffondere di informazioni non completamente vere. Infatti i primi tweet in cui si diceva che tutto era ripristinato erano del tardo pomeriggio, mentre dogbikers.com è tornato accessibile in modo continuativo e veloce solo dalle 23.00 in poi. Posso credere che non essendo un sito business avessi bassa priorità, ma comunque faccio parte anche io, e credo come me molti altri, dei clienti di questa azienda.

D’altro canto la Codacons sta raccogliendo le segnalazioni degli utenti disserviti perchè hanno intenzione di mettere su una class action. Personalmente non condivido molto, ma ovviamente io non ho perso business per questo disservizio, mentre sicuramente ci sono aziende, professionisti e e-shop che avranno ricevuto un bel danno.

Questo evento ha anche portato alla luce il potere di Aruba, di quante aziende dipendano da loro, piccole, medie e anche molto grandi, infatti molti siti anche di azienda di livello nazionale erano irraggiungibili. Il caos ha regnato per un bel pò, tra utenti che credevano che il proprio computer fosse ko, alla propria connessione internet, andando per prima cosa a contattare i vari call center dell’operatore telefonico di turno, a coloro che non ne sapevano nulla e per i quali Aruba è una isola caraibica vicino al Venezuela.

Senza poi contare gli utilizzatori della mail Aruba, che si sono trovati senza la possibilità di contattare il mondo esterno attraverso questo canale ormai indispensabile e quelli che non hanno potuto leggere l’ultimo messaggio della newsletter a cui sono iscritti.

Insomma che dire…

Diario di una giornata senza Aruba

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